Tajani vede Zelensky a Kiev: la promessa dell'Italia sull'ottavo pacchetto armi

Il ministro degli Esteri ha incontrato il presidente ucraino a margine di una riunione europea. La ricostruzione di Odessa sarà una priorità dell'agenda italiana al prossimo G7 in Puglia

Tajani vede Zelensky a Kiev: la promessa dell'Italia sull'ottavo pacchetto armi
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Antonio Tajani si è recato a Kiev per la prima riunione europea dei ministri degli Esteri in un Paese in guerra. "Siamo qui per sostenere l'Ucraina e il diritto internazionale, non ci può essere la pace senza giustizia", ha dichiarato nel suo intervento il ministro e vicepremier italiano. In seguito è stato uno dei pochi a parlare con Volodymyr Zelensky, oltre all'Alto rappresentante dell'Ue per gli affari esteri Josep Borrell. L'incontro, secondo quanto si apprende, si è svolto in uno spirito di grande e speciale amicizia tra i governi.

Tajani ha confermato il pieno e convinto sostegno dell'Italia alle autorità ucraine, in particolare per ciò che riguarda la futura ricostruzione. "Ho assicurato al Presidente Zelensky che il nostro Paese resterà al fianco del popolo ucraino fino al raggiungimento di una pace giusta che, come abbiamo sempre detto, significa la libertà per l'Ucraina". L'Italia è pronta ad aiutare Zelensky anche in vista del prossimo inverno e sta lavorando all'ottavo pacchetto di armi. Da parte sua, il leader ucraino ha particolarmente apprezzato il Patronato italiano per la ricostruzione di Odessa, che secondo Tajani sarà una priorità dell'agenda italiana al prossimo G7 in Puglia.

Lanciato lo scorso luglio nelle ore successive alla distruzione della cattedrale della Trasfigurazione di Odessa, il progetto italiano "mira a raccogliere istituzioni culturali italiane e internazionali, studi di architettura e ingegneristica, aziende e soggetti economici, sul tema della rigenerazione urbanistica e architettonica delle città e del patrimonio culturale dell'Ucraina, dando vita a un hub europeo per la ricostruzione, con particolare attenzione alle infrastrutture sociali come le scuole e le istituzioni culturali", si legge nel comunicato della Farnesina.

L'interesse italiano è favorito dal forte legame storico con Odessa sin dalla sua nascita: il primo insediamento è stato infatti fondato nel 1794 dal mercenario napoletano di origini spagnole Giuseppe De Ribas, che rinominò il villaggio tataro Khadjibev in Odesso, in seguito Odessa per volere della zarina Caterina II. La cattedrale della Trasfigurazione, principale luogo di culto cristiano ortodosso della città, venne inaugurata nello stesso anno. Il campanile fu realizzato, tra il 1825 e il 1837, su disegno dell'architetto italiano Francesco Frapolli.

La notte del 23 luglio 2023, l'edificio è stato parzialmente distrutto nel corso di un attacco missilistico russo su Odessa, con danni arrecati sia alla facciata che all'interno della cattedrale. "Missili contro città pacifiche, contro edifici residenziali, contro una cattedrale. Non ci sono scuse per il male russo. Questo male perderà. E ci sarà sicuramente una rappresaglia contro i terroristi russi che hanno attaccato Odessa", aveva tuonato Zelensky. Immediato il sostegno dell'Italia, pronta a ricostruire la cattedrale e altri tesori del patrimonio artistico ucraino.

"Oggi l'Italia firma un accordo per la ricostruzione della Cattedrale di Odessa. Lavoreremo alla ricostruzione con i migliori architetti italiani", ha ribadito Tajani."Insieme agli altri ministri degli Esteri Ue daremo seguito agli impegni presi in difesa dell'Ucraina. Anche per la ricostruzione. L'Italia, che avrà la prossima presidenza del G7, farà la sua parte".

Per quanto riguarda l'interruzione dei fondi da parte degli Stati Uniti, "in questo momento è un errore decidere di non sostenere l'Ucraina" - ha sottolineato Tajani - ma "saranno gli americani a decidere" e "così anche gli altri Paesi".

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