In 2,5 milioni a La Mecca, in 200 da Christchurch

Invitati da re Salman superstiti e familiari della strage di marzo. Timori per la sicurezza

In 2,5 milioni a La Mecca, in 200 da Christchurch

Tra i 2,5 milioni di fedeli musulmani a la Mecca per l'annuale pellegrinaggio (hajj), ci sono anche 200 tra sopravvissuti e familiari delle vittime delle stragi di Christchurch in Nuova Zelanda. È stato lo stesso re saudita Salman a invitarli e ospitarli. Lo scorso 15 marzo, un giovane suprematista bianco, Brenton Harrison Tarrant, ha aperto il fuoco contro due moschee in occasione della preghiera del venerdì, facendo 51 morti e provocando la reazione indignata dell'opinione pubblica in Nuova Zelanda e in tutto il mondo. Tra le vittime c'era il marito di Farah Talal che si è recata alla Mecca per «rendergli omaggio: voglio che il mondo sappia chi fosse Atta Elayyan, una persona meravigliosa, generosa». Il 14enne Amir Mohamed Khan nelle stragi ha perso il padre, Mohammed Imran Khan: «Sarà molto dura senza di lui ma sono grato di essere alla Mecca oggi, faccio il pellegrinaggio per mio padre, per pregare per lui», ha spiegato, mentre il suo amico Chouaib Milne è volato nella città santa per ricordare il fratello Sayyad Milne. Tra i presenti anche il 47enne afghano Taj Mohammad Kamran, che cammina con le stampelle dopo che l'attentatore gli ha sparato tre volte alla gamba prima di uccidere l'amico che stava pregando vicino a lui.

Più di due milioni di musulmani iniziano oggi lo hajj annuale, mentre i padroni di casa sauditi cercano di scoraggiare la politicizzazione del pellegrinaggio sullo sfondo delle tensioni nel Golfo. L'hajj è uno dei cinque pilastri dell'Islam e deve essere intrapreso almeno una volta nella vita da tutti i musulmani nella condizione di farlo.

Consiste in una serie di riti religiosi che si completano in cinque giorni nella città più santa dell'Islam e nei suoi dintorni nell'Arabia Saudita occidentale. «Tutte le forze militari di Stato sono state schierate, siamo orgogliosi di servire come ospiti di Dio», ha detto il portavoce delle forze di sicurezza Bassam Attia. I timori per la sicurezza sono alti.

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