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Adinolfi: "Mi candido a sindaco di Ventotene per un'Europa cristiana"

Mario Adinolfi si è candidato a sindaco di Ventotene e propone un nuovo manifesto "per una nuova Europa lontana dalla cultura necrofila dell'aborto e dell'eutanasia, che proclami un nuovo vero diritto civile: il diritto universale a nascere"

Adinolfi: "Mi candido a sindaco di Ventotene per un'Europa cristiana"

Mario Adinolfi si candida a sindaco di Ventotene. Il presidente del Popolo della Famiglia intervenendo a una trasmissione di Pdf Tv, ha annunciato la sua intenzione di correre alle amministrative dell'11 giugno prossimo per la carica di primo cittadino della città simbolo dell'Europa dove Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi scrissero il loro manifesto.

"Ventotene è simbolo di un'Europa che non ci piace, che ha dimenticato completamente le proprie radici cristiane e ed è diventata l'Europa dei banchieri e dei burocrati. Ventotene è allo stesso tempo il luogo dove un commissario prefettizio, una donna, ha varato il provvedimento amministrativo più prossimo alla nostra proposta di reddito di maternità, con un bonus per le madri di 160 euro per 36 mesi", spiega Adinolfi, leader del Popolo della Famiglia.

"Noi - prosegue animatore dell'ultimo Family Day - vogliamo scrivere come Popolo della Famiglia, nei giorni in cui Erdogan annuncia la sua vittoria 'contro i crociati' chiedendo ai turchi in tutta Europa di 'fare almeno cinque figli', un nuovo manifesto di Ventotene che si ispiri all'allarme profetico del cardinale Biffi che vedeva un'Europa in mano all'Islam se non avesse riscoperto le radici cristiane".

Adinolfi sogna un nuovo manifesto di Ventotene "per una nuova Europa lontana dalla cultura necrofila dell'aborto e dell'eutanasia, che proclami un nuovo vero diritto civile: il diritto universale a nascere, perché sulla natalità costruiremo il futuro dell'Europa, altrimenti l'Europa non avrà futuro".

Ed è qui che Adinolfi vorrebbe mettere in pratica la sua idea di"reddito di maternità che unito al quoziente familiare è l'unica arma per sostenere davvero la libertà della donna e la sua piena realizzazione nel ruolo di madre".

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