Alba di paura al Twiga Rapina a mano armata nella discoteca dei vip

Colpo da 20mila euro a locale ormai vuoto Briatore: «Prenderò una guardia armata»

Elena Barlozzari

Roma Estate al sapor di salsedine e paura al «Twiga beach club» di Marina di Pietra Santa. Nel celebre locale di proprietà di Flavio Briatore e Daniela Santanché, ieri mattina, è stato messo a segno un colpo degno di una pellicola d'azione. In gergo diremmo un «colpaccio». «Due malviventi racconta l'imprenditore milanese si sono introdotti nel mio locale, erano armati e camuffati con passamontagna ed occhiali da sole, grazie a Dio nessuno dei dipendenti che in quel momento erano lì si è fatto male. Poteva finire in tragedia». Gli ingredienti per trasformare una bruttissima esperienza in qualcosa di peggio, in effetti, c'erano tutti. Sono le 6.30 del mattino, la pista da ballo si è svuotata già da un'ora e mezza. Assieme ai clienti, però, se ne sono andati anche i gorilla della security.

Il Twiga ha «deposto» i lustrini e, adesso, si prepara a vestire sobri panni diurni, quelli dello stabilimento di lusso. Nella discoteca è rimasta poco più di una manciata di dipendenti in fibrillazione. Sono tutti concentrati a cancellare le tracce glitterate lasciate dal divertimento della notte prima. Tutti tranne uno che, invece, conta gli incassi della serata e non vede l'ora di andarsene a dormire. Ma qualcosa va storto. L'operazione, stavolta, viene interrotta bruscamente dall'irruzione di due uomini incappucciati. «Quei due conoscevano bene il locale e le sue abitudini. Sanno dov'è il bottino e che nei paraggi non ci sono né body-guard né, per ora, bagnini». Insomma: un piano perfetto, congegnato con estrema cura e realizzato nel momento di massima vulnerabilità del locale. Così la coppia criminale porta via con sé un bottino di 20 mila euro, consegnato dalle mani tremabonde del contabile che s'è visto puntare un revolver in faccia. «La cosa importante ripete ancora l'imprenditore è che stanno tutti bene, i soldi non contano nulla».

Quindi la fuga ed anche l'inseguimento. «A quel punto prosegue Briatore gli altri dipendenti si sono accorti di quello che stava accadendo ed hanno cercato di fermare i due ladri che, per tutta risposta, hanno sfoderato di nuovo la pistola e scoraggiato gli inseguitori». Usciti di corsa, i criminali hanno fatto perdere le loro tracce. Ad aspettarli sul lungomare c'era un complice a bordo di un'auto che si è allontanata a grande velocità. «Un proiettile impazzito», l'ha definita chi ha assistito a quella scena così rocambolesca. Poi finalmente la fatidica chiamata al 113 ed i primi soccorsi. Anche se «gli agenti del commissariato di polizia di Forte dei Marmi sono intervenuti con grande tempestività», i malviventi sono riusciti a far perdere le loro tracce ed adesso in tutta la Versilia è aperta la caccia all'uomo.

In attesa di capire se le immagini delle telecamere del Twiga saranno in grado di mettere gli investigatori sulla pista giusta «noi scandisce Briatore siamo apertissimi». A Marina di Pietrasanta si continua a ballare e cantare fino al mattino, per esorcizzare la paura «e commenta poi scherzoso il miliardario per recuperare il soldi trafugati».

Ma quello che è accaduto non si può certo cancellare con un paio di drink ed il manager milionario sta prendendo in seria considerazione un drastico rafforzamento del dispositivo di sicurezza: «Vorrà dire che prenderò una security armata, non mi lasciano altra scelta, dobbiamo trovare il modo di difenderci».

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