Buttati sul molo Favaloro come sacchi abbandonati, dopo un viaggio per mare durato giorni. È il destino che è toccato a circa 200 migranti degli oltre 2.600 arrivati a Lampedusa negli ultimi tre giorni. Una situazione insostenibile, perché l'hotspot di Contrada Imbriacola è pieno e non riesce più a contenere persone. L'appello per loro arriva dal parroco dell'isola, don Carmelo La Magra, lo stesso che per lungo tempo attivò il Wi-Fi gratuito per gli immigrati che sbarcavano sulla più grande delle Pelagie, che si assiepavano sui gradini della chiesa per connettersi.
«Ancora 200 persone - spiega il sacerdote - hanno passato la notte sul molo Favaloro a Lampedusa in condizioni igieniche indescrivibili e con i servizi igienici inutilizzabili, costretti ad urinare in bottiglie di plastica. Governo dei migliori... Vergogna». E prosegue: «Continuare a chiamare emergenza un fenomeno che si ripete allo stesso modo per decenni serve solo a deresponsabilizzare la politica. Buoni e cattivi continuano a parlare di migranti, ma nessuno sembra proporre soluzioni concrete». A rispondergli il coordinatore della Lega Attilio Lucia: «Don Carmelo pensi a fare il prete e smetta di far politica. Perché invece che lamentarsi di questa situazione non si dà da fare per bloccare l'invasione?». Gli fa eco il coordinatore di Forza Italia, Rosario Costanza che in maniera provocatoria dice: «A don Carmelo posso dire che al di là delle sue iniziative di ristoro presso il molo Favaloro ogni volta che sbarca qualcuno e che sono lodevoli e al di là di aver dato per anni ai migranti la casa della Fraternità, ristrutturata coi soldi dei lampedusani e che ora è stata distrutta da quegli stessi migranti e non si potrà ripristinare finché non arriveranno i soldi, perché non manda una lettera scritta a Papa Francesco chiedendogli che si cominci con il suo aereo a fare voli umanitari per non far rischiare la vita ai clandestini per mare? Trattarli così come è successo sul molo Favaloro è vergognoso».
Intanto, ieri, un nuovo mini sbarco sull'isola. Diciassette migranti, tra cui una donna e sei minori non accompagnati, sono approdati a bordo del rimorchiatore «Asso Trenta». Sono arrivati su un barchino intercettato a circa 16 miglia a sud dell'isola che, come riporta l'Adnkronos, «dopo il trasbordo dei migranti è stato lasciato alla deriva. Anche per loro è stato disposto il trasferimento nell'hotspot di contrada Imbriacola dove si trovano, al momento, oltre 1.748 ospiti».
Dopo l'imbarco di lunedì sul traghetto di linea diretto a Porto Empedocle «e su una delle due navi quarantena presenti a Lampedusa di circa 500 migranti, ieri a causa del forte vento non è stato possibile l'attracco delle navi. Ieri sera un gruppo di 80 persone è stato imbarcato sul traghetto in direzione Porto Empedocle».
Sono invece 249 i migranti che hanno concluso la sorveglianza sanitaria anti-Covid sulla nave quarantena Allegra. L'esito negativo del tampone ha indotto a farli sbarcare. Una parte di loro, poco più di quaranta, dovranno lasciare l'Italia entro pochi giorni. Anche se è probabile che, come succede sempre, alla fine rimangano. Si sta intanto procedendo a fare le dovute verifiche da parte della Guardia costiera sulla nave quarantena Adriatico che potrebbe essere presto riutilizzata con lo stesso scopo.
Gli altri immigrati arrivati sono stati portati nei centri di accoglienza.Gli sbarchi dovrebbero cessare già da oggi a causa delle condizioni meteorologiche, ma è probabile che con il ritorno del bel tempo altri barconi siamo già pronti a partire.
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