Ambiente, Trump sceglie un petroliere

A capo dell'Authority Scott Pruitt, nemico giurato delle "regole verdi" di Obama

Ambiente, Trump sceglie un petroliere

New York - Donald Trump non smentisce la sua linea audace e anticonformista scegliendo per l'agenzia che protegge l'ambiente un amico dei petrolieri, convinto anti-ecologista e scettico del cambiamento climatico. La nomina del procuratore generale dell'Oklahoma Scott Pruitt alla guida dell'Epa (Enviromental Protection Agency), è il segnale di un cambio di corso rispetto alla politica del presidente uscente Barack Obama, e ha già fatto scattare l'allarme degli ecologisti. Pruitt, alleato dei produttori di combustibili fossili, ha indetto cause legali contro le regole imposte dall'attuale amministrazione in materia di protezione delle falde acquifere, e contro le regole sull'inquinamento delle centrali elettriche a carbone. «Per troppo tempo l'Epa ha speso soldi dei contribuenti per un'agenda fuori controllo che ha distrutto milioni di posti di lavoro e messo in difficoltà tante aziende - ha spiegato Trump in una nota -. Pruitt invertirà questa tendenza ripristinando la missione essenziale dell'agenzia, ossia mantenere la nostra aria e la nostra acqua pulite e sicure».

Il neo titolare dell'Epa, da parte sua, ha ribadito «l'intenzione di guidare l'agenzia in modo da favorire la protezione responsabile dell'ambiente, ma anche la libertà per le imprese americane». Quindi, ha precisato che gli americani «sono stanchi di vedere miliardi di dollari sottratti all'economia a causa di inutili norme dell'Epa». Secondo gli osservatori l'avvocato 48enne è l'uomo ideale per affossare tutte le riforme ambientaliste dell'amministrazione Obama, a partire dalle direttive sulla riduzione delle emissioni di anidride carbonica, di cui è stato un fermo avversario. Il repubblicano, inoltre, è anche un alfiere della teoria negazionista del cambiamento climatico, e da sempre vicino ai big del petrolio.

Inevitabilmente, la sua nomina ha scatenato le ire degli ecologisti, i quali dopo l'incontro di Trump con l'ex vice presidente Al Gore, attivista per le cause «verdi», avevano sperato che il re del mattone scegliesse un moderato alla guida dell'agenzia. E non è servito neppure il colloquio con Leonardo Di Caprio e il capo della fondazione che porta il suo nome, arrivati alla Trump Tower per discutere con The Donald di come la difesa dell'ambiente possa stimolare l'economia e creare posti di lavoro. L'attore premio Oscar è un paladino delle battaglie per la salvaguardia dell'ambiente, e il suo recente documentario «Before the Flood» (Prima dell'inondazione) parla proprio dei pericoli legati ai cambiamenti climatici. «Scott Pruitt ha sempre attaccato le norme che l'Epa ha il compito di far rispettare - ha tuonato Fred Krupp, presidente di Environmental Defense Fund -. Ha costruito la sua carriera politica cercando di minare la missione dell'agenzia».

Intanto, dopo i generali e i milionari, nel governo Trump entra anche l'ex numero uno del wrestling mondiale Linda McMahon, ex Ceo della World Wrestling Entertainment scelta dal presidente eletto come ministro per le piccole imprese.

Mentre per il Dipartimento del Lavoro - secondo il Washington Post - Trump dovrebbe nominare Andy Puzder, chief executive di CKE Restaurants, la holding che controlla la catena di fast food «Carl's Jr. and Hardee's burger», contrario all'aumento del minimo salariale federale oltre i nove dollari l'ora.

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