Pressioni e poltrone ambite. I conservatori della Csu chiedono al ministro della Finanze, Wolfgang Schäuble, di fatto braccio destro di Angela Merkel nella Cdu, di fare un passo indietro e quindi non avere più un ruolo nel prossimo governo. A premere con maggiore fermezza è Alexander Dobrindt, leader dei cugini bavaresi di Angela Merkel (Cdu) - preoccupati dall'esito del voto che li ha visti scendere sotto il 40% nel loro Lander dove si voterà l'anno prossimo, che ha proposto per il super ministro la poltrona di presidente del Bundestag: «I presidenti del Bundestag sono sempre stati personalità e parlamentari eccezionali e Wolfgang Schäuble è uno di quelli», ha affermato. «Questo sarà un Parlamento diverso rispetto a quelli che abbiamo visto in passato» ha aggiunto, richiedendo «un'enorme esperienza». Qualità che di certo non manca al 75enne Schaeuble, in Parlamento dal 1972. Sulla stessa lunghezza d'onda anche il commissario Ue al bilancio, Günther Öttinger. In un'intervista ha definito Schäuble un «candidato ideale». Il ministro uscente intanto ha dichiarato: «In Germania la coalizione Giamaica (cristiano democratici della Cdu, liberali dell'Fdp e Verdi) deve essere un'opzione per un governo stabile, mentre il risultato elettorale è stato insoddisfacente. Dobbiamo trovare una risposta alla domanda sul come mantenere stabile una democrazia liberale, parlamentare e basata sullo stato del diritto». Quanto al suo futuro, su chi lo identifica come il candidato ideale alla guida del Bundestag, lui afferma di considerarsi «un deputato eletto nella circoscrizione di Offenburg, per la 13esima volta. Un numero fortunato. Tutto il resto verrà. Non ci penso dopo così poco tempo dopo le elezioni».
Intanto Angela Merkel tenterà personalmente di convincere il suo ex ministro a lasciare, citando «diversi» deputati conservatori. Molti di loro desiderano in effetti un riallineamento per proteggere il loro fianco destro, dopo che l'Afd, il partito antieuropeo e contro l'immigrazione, è riuscito a entrare in Parlamento cavalcando la rabbia popolare. La Cdu di Merkel, gli alleati bavaresi della Csu e l'Spd, ex membri della coalizione, hanno tutti perso tanti voti rispetto alle elezioni del 2013. Il super ministro della Finanza Schäuble, odiato dagli avversari di sinistra in diversi paesi dell'Eurozona perchè predicatore di un inflessibile vangelo dell'austerity tedesca e sostenitore della spinta della Grecia fuori dall'Euro, dovrebbe essere costretto in ogni caso a farsi da parte.
Anche perchè potrebbe rappresentare un grande ostacolo alla coalizione Giamaica dato che i liberali di Fdp vogliono il ministero di Schäuble come condizione imprescindibile per sostenere l'esecutivo. I Verdi - ha annunciato il leader parlamentare Anton Hofreiter - «compiranno ogni sforzo per formare la coalizione, ma - ha osservato - non si tratta di un processo automatico».
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