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Antimafia, Rosy Bindi: "Ecco i nomi degli impresentabili"

La presidente della Commissione Antimafia rende noti i nomi a 48 ore dal voto. Scatta la polemica, De Luca nella lista

Antimafia, Rosy Bindi: "Ecco i nomi degli impresentabili"

Dopo l'attesa di qualche giorno adesso arrivano i nomi degli impresentabili. È formata da 17 nomi la lista dei candidati "impresentabili" alle prossime regionali appena resa nota oggi dalla Commissione parlamentare Antimafia presieduta da Rosy Bindi, al termine dell’Ufficio di presidenza e della seduta plenaria della Commissione. I 17 nomi appartengono a candidati nelle regioni Puglia (4) e Campania. Tra i nomi c'è anche quello di Vincenzo De Luca. Tra gli impresentabili campani ci sono anche Antonio Ambrosio di Forza Italia, Luciano Passariello di Fratelli d'Italia, Sergio Nappi di Caldoro presidente, Fernando Errico di Ncd, Alessandrina Lonardi di Forza Italia, Francesco Plaitano di Popolari per l'Italia, Antonio Scalzone e Raffaele Viscardi entrambi
di Popolari per l'Italia. Poi ci sono anche Domenico Elefante di Centro democratico-Scelta civica, Biagio Iacolare dell'Udc, Carmela Grimaldi della lista Campania in rete e Alberico Gambino della lista Meloni Fdi. I quattro impresentabili in Puglia sono: Fabio Ladisa, Enzo Palmisamo, Giovanni Copertino, Massimiliano Oggiano.

Sugli impresentabili ha parlato anche il premier Matteo Renzi: "La vicenda degli impresentabili riguarda candidati che l’Antimafia suggerisce di non votare secondo me nessuno di quelli entrerà in consiglio regionale perché ci sono decine di liste e solo qualcuno ce la fa". Polemiche anche sulla tempistica. Questi nomi vengono resi noti a due giorni dal voto. In piena "zona Cesarini" e qualcuno punta il dito contro la Bindi chiedendone le dimissioni per aver agito in ritardo.

"Dimissioni? No - assicura l’azzurro Ciro Falanga -. La presidente si è mossa con buona fede, onestà intellettuale e forte spirito di legalità".Per Peppe De Cristofaro (Sel) i nomi arrivano "quasi fuori tempo massimo" e Michele Giarrusso (M5S) parla di "buffonata". E Fava difende la Bindi: "Questa lista non è la colonna infame, è un contributo di verità e trasparenza".

In questo clima Bindi "diffida chiunque dal divulgare e pubblicare qualsiasi nominativo attribuendolo alle conclusioni del lavoro della Commissione".

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