Arriva il sì di Stefano Parisi «Corro contro Sala a Milano»

Prima telefona a Berlusconi, poi scioglie ufficialmente le riserve: «Ho deciso, mi candido C'è consenso di tutta l'area che governa in Lombardia». Scontato anche l'appoggio di Ncd

I l suo sì era nell'aria da giorni ma è arrivato solo ieri. Prima una lunga e cordiale telefonata con Berlusconi che gli ha fatto gli auguri per la prossima battaglia; poi una nota ufficiale con la quale ringrazia «tutte le forze politiche del centrodestra». «Ho deciso di candidarmi per diventare il prossimo sindaco di Milano - scrive Parisi -. È stata una scelta difficile perché implica un profondo cambiamento delle mie prospettive di vita e professionali, ma la spinta decisiva è venuta dall'aver verificato che intorno al mio nome si è coagulato il consenso di tutte le componenti dell'area che è oggi al governo della regione Lombardia».Quindi anche dell'Ncd. Il partito di Alfano, però, non ci metterà la faccia (ossia il simbolo, ndr) e probabilmente appoggerà Parisi con una lista civica come già fatto in Liguria con Toti. E c'è pure chi sostiene che l'attuale capogruppo alfaniano alla Camera, Maurizio Lupi, potrebbe essere il capolista. Di certo molti uomini vicino a Lupi saranno in campo. Una cosa è invece certa: per Corrado Passera gli spazi politici si restringono drammaticamente. Che farà il banchiere? Lascerà una corsa già persa in partenza?In ogni caso Parisi si sente forte ed è forte. Tant'è vero che il candidato del Pd Giuseppe Sala, spaventato, lo attacca subito: «È difficile accettare che dopo 30 anni una candidatura sia decisa da uno strascico di berlusconismo». Nervosismo. Parisi, invece, scrive: «Di fonte a questo consenso, ritengo un mio dovere continuare a dare il mio contributo al servizio ad una comunità, come quella milanese, con la quale così intensamente ho lavorato negli ultimi 15 anni». E ancora: «Sono convinto che tutti insieme potremo riportare a Milano quell'energia e quella qualità di governo che hanno caratterizzato le giunte di centrodestra, e riprendere il percorso di costruzione del suo futuro, interrotto dall'amministrazione Pisapia». Quindi il ringraziamento ai suoi «padri politici»: «Ringrazio i leader del centrodestra che hanno voluto darmi fiducia. E ringrazio i tanti che in questi giorni mi hanno manifestato il loro entusiasmo e il loro appoggio, a cominciare da Gabriele Albertini e Letizia Moratti». Già, Albertini. È stato proprio l'ex sindaco a dare l'annuncio in anteprima alla trasmissione radio Un giorno da pecora mostrando l'sms di Parisi: «Caro Gabriele, mi candido. Mi emoziona l'idea di poter tornare a Palazzo Marino dove abbiamo passato insieme un periodo bellissimo. Spero di poterti avere vicino nei prossimi mesi».Il centrodestra fa festa anche perché la notizia oscura l'attuale pantano di Roma. Brinda Berlusconi: «È un'ottima notizia per Milano e i milanesi. Parisi è stato uno dei protagonisti della grande stagione del centrodestra alla guida di Milano e unisce una sperimentata capacità manageriale a una profonda conoscenza della macchina amministrativa comunale - dice in una nota -. Le forze del centrodestra hanno preferito, a un uomo di partito, un grande professionista con ideali forti e con comprovate capacità amministrative e gestionali nel pubblico e nel privato. I milanesi, con Parisi, potranno contare su un sindaco di altissimo livello.

Forza Italia e io personalmente saremo con lui con tutto il nostro impegno per riportare la nostra Milano ai livelli che merita». E sorride pure Salvini: «Per me oggi è una bella giornata perché Milano ha un candidato su cui costruire il futuro».

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