Basta capricci a bordo. Ecco i voli per soli adulti

La ricerca: oltre l'80% dei passeggeri dice sì a un supplemento per aerei senza bambini

Basta capricci a bordo. Ecco i voli per soli adulti

La giovane donna con gli occhiali ha lo sguardo rassegnato. È in aereo, si riprende con il telefonino e sullo sfondo si sente il pianto disperato di un bambino. «Il viaggio è durato tre ore e ho ascoltato questo ogni singolo minuto», racconta. E poi propone: «Perché non esiste una cosa come i voli per soli adulti? Pagherei così tanto!». Il piccolo video, comparso qualche mese fa su TikTok, ha raccolto oltre 92mila like e quasi 28mila commenti divisi tra solidarietà (la maggioranza) e accuse di insensibilità e discriminazione.

Epperò il tema c'è? Quante volte ti sarà capitato di salire su un aereo con l'intenzione di dormire dopo una sveglia antelucana oppure di preparare quella importante relazione e di ritrovarti, a fianco, davanti o dietro, un piccolo generatore instancabile di urla e pianti malamente gestito da genitori disperati/rassegnati/indifferenti/incapaci? Magari non ti lamenti, perché certo non si può impedire alle famiglie di spostarsi, ma certo maledici la sfortuna e sogni una tariffa per voli kids-free. In fondo paghi supplementi per bagagli più grandi o per la priorità di imbarco, la garanzia di riposo è un benefit come un altro.

Sul tema PhotoAiD, un'applicazione per generare fotografie per i documenti, ha commissionato un'indagine su un campione di mille intervistati. Ebbene oltre otto viaggiatori su dieci troverebbero opportuno che ci fossero voli per soli adulti, l'85 per cento degli uomini e l'82 delle donne. Una percentuale che sale all'89 per cento in caso di passeggeri premium, ovvero che viaggiano abitualmente in business. Il bello è che anche l'83 per cento dei genitori gradirebbero il prodotto, come un tempo coloro che sui treni accendevano le sigarette nella carrozza fumatori sui treni ma prenotavano in quelle smoke free.

Naturalmente molto dipende dal costo dell'operazione. In caso di voli fino a tre ore, il 57 per cento dei passeggeri comuni accetterebbe di pagare un volo «demarmocchiato» al massimo il 10 per cento in più, mentre tra i premium il 44 per cento sarebbe disposto a pagare oltre il 20 per cento in più. Percentuali che naturalmente aumentano al crescere della tratta.

Interessante anche capire cosa accade se ci si imbatte nel bambino frignante: il 36 per cento dei viaggiatori se la prende con i genitori, il 24 con le piccole pesti e il 25 con tutti. La prima strategia di resistenza è l'uso di auricolari (25,97), e lamentarsi coi genitori (25,37), con il bimbo stesso (18,88) e con il personale di bordo (10,39). E il 10,49 non fa nulla. Comunque il 60 per cento del campione preferisce un bimbo urlante a un adulto maleducato.

Voli senza adulti vorrebbe dire far viaggiare un maggior numero di apparecchi, incrementando le emissioni di CO2. Insomma, meno strilli ma più inquinamento. Quando si fa riflettere il campione su questo dettaglio, in pochi cambiano idea: l'89 dei favorevoli ai voli per soli adulti li bramerebbe anche a costo di far male al pianeta. Più di Greta poté il relax.

La soluzione alla fine potrebbe essere riservare delle

file alle famiglie con bambini, meno discriminatoria e inquinante e più economica: il 74 per cento degli uomini e il 64 per cento delle donne (e l'80 per cento dei passeggeri premium) lo troverebbero un buon compromesso.

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