Berlusconi ai professionisti: "Scriviamo il programma"

Il leader sonda manager e imprenditori sulle priorità da realizzare per il Paese: «Rispetteremo gli impegni»

Berlusconi ai professionisti: "Scriviamo il programma"

F ocus group per calibrare le proposte elettorali, ricerca di slogan, idee e format comunicativi e soprattutto tanti, tanti incontri con rappresentanti delle categorie e delle professioni. Un lavoro di semina e di ascolto per costruire un centrodestra forte e in salute, in grado di vincere le elezioni e poi governare il Paese. Tutto questo avviene mentre Angelino Alfano e Pier Ferdinando Casini, con Flavio Tosi e Enrico Zanetti lanciano le primarie «centriste», con un messaggio al leader di Forza Italia: «Noi andiamo al centro da soli, senza Salvini e i trumpisti». Il progetto di Berlusconi va oltre.

Se le sue apparizioni pubbliche si fanno sempre più rare (anche se in agenda sta iniziando a segnare alcuni appuntamenti, come una visita a Palermo a sostegno del candidato sindaco Fabrizio Ferrandelli e una a Sulmona su invito di Paola Pelino il prossimo settembre), il lavoro sotto traccia e il dialogo con il mondo produttivo continua senza sosta, di concerto con i dirigenti azzurri che da tempo seguono questo settore. Gli ultimi incontri si sono svolti giovedì a Palazzo Grazioli, ma questo lavoro di ricucitura con un elettorato con cui da sempre esiste un canale di dialogo preferenziale va avanti da mesi.

Il tutto con impegni precisi. Raccontano che Berlusconi chieda ai suoi interlocutori quali sono le cose che possono essere utili al paese, «se non arrecano danni ad altri le porteremo avanti già nei primi 30 giorni di governo. Ogni volta che ho preso un impegno l'ho rispettato». L'ex premier ha incontrato in questi mesi rappresentanti delle organizzazioni imprenditoriali, scegliendo spesso di confrontarsi con i più giovani, rappresentanti del commercio, di Confedilizia, degli avvocati, dei commercialisti e dei notai. Uomini del fare ai quali sottopone un programma che punterà su sviluppo e distribuzione del benessere, scommettendo sulle tante vocazioni di cui l'Italia dispone.

La sua intenzione è quella di avere faccia a faccia con tutte le categorie professionali. Di certo, dopo l'iniziale apertura di credito da parte di molti verso Matteo Renzi ora il sentimento prevalente verso il segretario Pd è quello della delusione. E questo sta riaccendendo una rinnovata attenzione verso Forza Italia che da sempre sposa istanze, ideali e valori del ceto produttivo e ha saputo rappresentarlo con provvedimenti concreti. Berlusconi, poi, nei vari incontri si spende con tutto se stesso, dimostrandosi attento e ricettivo. Per riconquistare attenzione e consenso serve, però, come dice Mariastella Gelmini «un lavoro sistematico e costante». Ed è quello che Berlusconi sta portando avanti con questo progetto di semina e ascolto. La proiezione di questi incontri sulle future liste elettorali è ancora un esercizio prematuro.

Di certo Forza Italia vede nelle professioni la spina dorsale del Paese e non disdegnerebbe l'impegno in prima persona di chi si trova quotidianamente a scontrarsi con la burocrazia, ad affrontare le strettoie della crisi. Di certo «l'aria è cambiata e in molti stanno comprendendo di chi ci si può fidare e di chi è opportuno dubitare».

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