Berlusconi e l'ipotesi stallo: "Resti Gentiloni poi si rivoti"

Il Cavaliere: "Senza maggioranza si torni alle urne con campagna elettorale di tre mesi. Ma vinceremo noi"

Berlusconi e l'ipotesi stallo: "Resti Gentiloni poi si rivoti"

«La soluzione più corretta» è che «resti al governo Gentiloni», per «almeno tre mesi per il disbrigo degli affari correnti». Silvio Berlusconi risponde presente a quella che è ormai una consolidata tradizione pre-natalizia: la presentazione del nuovo libro di Bruno Vespa, Soli al comando, dedicato ai grandi della Terra al Tempio di Adriano. Anche se in serata arriva una precisazione del leader di Forza Italia. «Leggo interpretazioni fantasiose. In realtà ho detto una cosa assolutamente ovvia: io sono sicuro che nella prossima legislatura ci sarà una maggioranza di centrodestra che esprimerà un governo. Ho aggiunto che se però questa maggioranza non ci fosse, e quindi un nuovo governo non si potesse formare, si dovrebbe tornare a votare dopo tre mesi. In questo caso, rimarrebbe evidentemente in carica il governo Gentiloni, per il disbrigo degli affari correnti. È quanto prevede la Costituzione, non è un'indicazione politica, né tanto meno un auspicio». Insomma nessun governo tecnico, ma una nuova campagna elettorale e ritorno al voto.

Berlusconi rivela di aver letto nottetempo il nuovo volume di Vespa e di giudicarlo il migliore in assoluto tra quelli scritti dal conduttore di Porta a Porta. «Grazie per la 24esima presentazione a cui partecipa di un mio libro», dice Vespa. «Non sono riuscito a dormire» racconta Berlusconi. «Sono stato in piedi fino alle sei del mattino. Mi sono letto la parte dei grandi dittatori. Vedo che ci hanno messo Hitler e anche Mussolini, che forse un dittatore proprio non era nel suo piccolo». Il moderatore Antonio Polito prova a stuzzicarlo, ma il Cavaliere minimizza: «La mia è solo una battuta di spirito, sapete che cerco sempre un pretesto per farmi attaccare dai giornalisti». E rivela che tra «i grandi della Terra» descritti nel volume quello che preferisce è l'ex premier britannico Winston Churchill: «Sono sempre stato affascinato Churchill, architetto della vittoria dell'Occidente contro la dittatura in Germania di Hitler. Invito a leggere questo libro perché in questa maniera molti giovani possono avere più consapevolezza di cosa sia la democrazia e la libertà rispetto ai poteri tirannici».

In sala sono schierati tanti deputati e senatori azzurri. In apertura c'è anche un fuori programma. Una donna si alza in piedi e inizia a urlare: «Non ho un lavoro, nessuno mi sta a sentire, sono un'attrice eppure io sono brava!». Pronta la replica del Presidente di Forza Italia, imperturbabile: «Lei ha perfettamente ragione signora, ora mi segno quello che lei sta dicendo».

Le domande si concentrano sulle prospettive politiche del centrodestra e sul rinnovamento di Forza Italia. «Sono convinto che Forza Italia supererà il 30%. Attorno a me avverto un tale sentimento di stima, rispetto e amicizia, che, alle prossime politiche non c' nessuna possibilità di una non vittoria del centrodestra. Non lo dico senza aver approfondito, l'ho fatto con la nostra società di indagini. Sono convinto che la nostra coalizione vincerà. Quella che non ci sia una maggioranza dopo il voto è una ipotesi assurda, nei sondaggi siamo avanti dieci punti e potremo governare». Sulle liste che Forza Italia metterà in campo Berlusconi fa una «rivelazione»: «In Forza Italia c'è la convinzione che il partito deve rinnovarsi, molti hanno detto di non volersi ricandidare. Quanti? Ora volete sapere un po' troppo». Quando gli viene chiesto un giudizio su Carlo Calenda come possibile premier, la risposta suona come una chiusura. «Non lo conosco e il rinnovamento a cui pensiamo è quello di scegliere delle persone che non abbiano mai fatto politica».

Sollecitato su un riavvicinamento con Angelino Alfano la replica è tranchant. «Non c'è nessuna possibilità. I parlamentari che decideranno di schierarsi con il centrodestra non entreranno in Forza Italia ma nel quarto movimento». Tra questi Maurizio Lupi.

«Mi fa piacere, è persona perbene, ragionevole che non ho mai visto esplodere giudizi molto negativi contro gli altri. Però dovrà spiegare a se stesso e agli altri perché ha deciso di sostenere un governo di sinistra», chiosa il Cavaliere.

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