Berlusconi, giochi riaperti

La Cassazione si esprime con un'assoluzione su un caso analogo a quello del Cavaliere. Ghedini: "Revisione del processo Mediaset". Mattarella e Grasso non possono tacere

Berlusconi, giochi riaperti

Una sentenza della Corte di Cassazione ha stabilito che la condanna per frode fiscale inflitta a Silvio Berlusconi non ha fondamento giuridico. La notizia, svelata ieri da Libero , riguarda un caso identico a quello che ha coinvolto il Cavaliere. I giudici hanno messo nero su bianco che sono passibili di condanna solo coloro che materialmente hanno partecipato alla stesura del bilancio, non chi «non poteva non sapere» e neppure chi eventualmente a indotto in errore.

Siamo di fronte a due sentenze della stessa Corte (lo stesso è anche il giudice relatore) che vanno in corto circuito: giungono a conclusioni opposte ma, soprattutto, la seconda sostiene che la prima (la condanna di Berlusconi) è manifestamente infondata. È vero che sono passate poche ore dalla diffusione della notizia, ma mi fa comunque strano che il presidente della Repubblica, il vice presidente del Csm, il presidente del Senato o il ministro di Giustizia non abbiano chiesto con urgenza gli atti per capire se un errore giudiziario ha davvero potuto alterare il corso della politica e creare grave danno alla democrazia.

Perché i casi sono due. O si è trattato di un errore tecnico (in questo caso i nomi dei responsabili sono noti) oppure la sentenza su Berlusconi è stata emessa in ossequio non alla legge, ma a poteri e disegni oscuri. In ogni caso Silvio Berlusconi ha diritto a una revisione del processo e noi a sapere come sono andate le cose. Chi non pretende sia fatta chiarezza con la massima urgenza rischia di farsi complice di chi ha eventualmente tramato contro la democrazia.

A partire dal presidente del Senato, Pietro Grasso, che si ritrova ora nella scomoda situazione di essersi fatto prendere per i fondelli e aver permesso la decadenza di un senatore che era anche leader dell'opposizione, già quattro volte premier oltre che fondatore del partito che per vent'anni ha dominato la scena politica. Mi aspetto che il presidente Mattarella faccia fino in fondo la sua parte per onorare quell'ancora fresco giuramento di fedeltà alla Costituzione, costi quel che costi.

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