Berlusconi non cambia schema: "A Roma avanti con Bertolaso"

L'ex premier sempre più convinto della scelta fatta con mister Emergenze. Smentite le voci su un avvicinamento a Marchini: "Prive di fondamento"

Berlusconi non cambia schema: "A Roma avanti con Bertolaso"

Roma - Berlusconi tira dritto su Bertolaso e smentisce con forza le ultime indiscrezioni apparse sui quotidiani. Alcuni giornali, infatti, hanno ventilato l'ipotesi che il Cavaliere potesse fare una sorta di dietrofront e ritirare la candidatura dell'ex capo della Protezione civile. Nulla di vero, anzi. L'ex premier è sempre più convinto che Bertolaso non soltanto è la persona giusta per Roma ma che, una volta entrata nel vivo la campagna elettorale, mister Emergenze guadagnerà consensi su consensi. «È uomo del fare - continua a ripetere l'ex premier -. E non è un politico a cui la gente ormai non crede più». Le indiscrezioni secondo cui ad Arcore si stia meditando di convergere verso Alfio Marchini (che in verità, prima della discesa in campo di Bertolaso aveva conquistato parte degli azzurri) vengono pertanto spazzate via con forza: «Sono del tutto prive di fondamento le notizie apparse su alcuni organi di stampa che ipotizzano un cambio di candidato per la carica di sindaco di Roma. Il candidato a sindaco di Roma sostenuto da Forza Italia è Guido Bertolaso, premiato dal sostegno di 47mila romani ai gazebo dello scorso fine settimana», dice una nota ufficiale. E quando si arriva a stilare un comunicato ufficiale vuol dire che la posizione è assolutamente rigida.Vero è che il Cavaliere ha commissionato un sondaggio alla sua ricercatrice di fiducia, Alessandra Ghisleri, per sondare il polso dei romani anche alla luce della pericolosa frammentazione con cui si presenta il centrodestra. Ma l'esito del «carotaggio» non dovrebbe avere effetti su quanto ormai è stato deciso: Bertolaso è il candidato; punto e basta. E a poco valgono le ultime cartucce sparate dal duo Meloni-Salvini per convincere Berlusconi a un ripensamento. Anzi: il Cavaliere intende presentare l'azione dei due alleati a Roma come una manovra prettamente politicista e dare quindi un'accezione negativa. «E poi Bertolaso è il solo che parla di programmi e di problemi della gente. Lui sarà l'idraulico e l'elettricista dei romani». Una metafora il cui copyright è di Maurizio Gasparri ma che rende bene l'idea di come Bertolaso sia considerato ad Arcore: un carpentiere per mettere a posto una città in ginocchio dal malgoverno della sinistra. E proprio Gasparri conferma: «A Milano il centrodestra unito con Parisi corre verso una grande affermazione. A Roma uniremo nelle urne ciò che il protagonismo suicida di alcuni tenta di dividere. Guido Bertolaso con Forza Italia è l'unico che sta parlando alla città illustrando un programma concreto per l'emergenza rifiuti, la sicurezza, i trasporti. Altri usano la Capitale come palcoscenico per piccole manovre politiche che rischiano di dare vantaggio solo a Renzi e alla sinistra in una prospettiva futura».A Milano, a differenza che a Roma, arrivano buone notizie su Parisi. E Berlusconi proprio con Parisi ha voluto vedere la partita a San Siro: se a Milano si vince per Renzi saranno problemi gravi e il Cavaliere ne vuole approfittare. Si sente ancora in campo, l'ex premier, e voglioso di buttarsi ancora in campagna elettorale.

Ormai Berlusconi è finito? Macché. Tanto che, per esempio, Fulvio Martuscello ha appena portato in Forza Italia tre consiglieri rappresentanti della borghesia napoletana: Alberto Boccalatte, Gennaro Montella e Federico Manna.

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