Roma - I danni del Conte bis, in particolare dei 5 Stelle che «continuano a fare del male all'Italia e agli italiani» e un forte appello agli elettori, perché «fin quando non imparano a votare riescono ad essere i peggior nemici di se stessi». Silvio Berlusconi, in un'intervista a «Povera Patria» su Rai 2, torna ad attaccare i giallorossi («li vedo male»), per i loro provvedimenti economici e per la gestione del caso Ilva («se muore è un bel guaio»).
Per il leader di Fi «l'ultima manovra e il decreto fiscale che hanno presentato vanno esattamente nella direzione opposta a quello di cui avremmo bisogno noi, che è non tassazione, spesa pubblica e manette, ma più libertà, meno spesa pubblica e meno tasse sulle famiglie e le imprese». Per correggere la legge fiscale gli azzurri hanno presentato 1105 emendamenti e il Cavaliere insiste sulle divisioni nella stessa maggioranza, visto che i giallorossi ne hanno presentati più di 1500, di cui 900 del Pd. «Un record assoluto -commenta la capogruppo al Senato, Anna Maria Bernini -, aggravato dalle modifiche indicate, che in molti casi divergono palesemente. Renzi vorrebbe abolire quota 100, la Bonino quota 100 e reddito di cittadinanza, sulla plastic tax c'è lo scontro tra chi propone la cancellazione e chi la rimodulazione. C'è da chiedersi a cosa sia servito il vertice dei 60 convocato da Conte a Palazzo Chigi. Non si erano mai visti partiti di maggioranza che presentano 3 diverse contromanovre e poi se le rinfacciano».
L'europarlamentare Berlusconi prepara l'intervento che farà al vertice del Ppe a Zagabria di domani e giovedì, dove sarà scelto il nuovo presidente e i vicepresidenti, tra i quali dovrebbe esserci Antonio Tajani. Ma ieri ha anche sostituito il dimissionario Davide Bendinelli, che da coordinatore regionale del Veneto ha partecipato alla Leopolda di Matteo Renzi. Al suo posto andrà Michele Zuin. Gli inviti di Renzi agli scontenti di Fi provocano da tempo tensioni tra gli azzurri e a gettare acqua sul fuoco è Mariastella Gelmini, capogruppo alla Camera. «In ogni partito c'è una dialettica.
- spiega a Il mix delle 5 di Giovanni Minoli su Rai Radio1-, ci sono dei confronti a volte anche aspri. Mara Cafagna ritiene che Fi debba essere distante dalla destra. È una posizione legittima che io non condivido. Penso che tra Berlusconi e la Carfagna si farà la pace».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.