Berlusconi scende in campo: "Campagna con Bertolaso"

Il leader Fi pronto a tirare la volata a Mr. Emergenze nella Capitale. Lo staff del candidato: nessun passo indietro in favore di Marchini

Berlusconi scende in campo: "Campagna con Bertolaso"

Berlusconi scende a Roma per tirare la volata al suo candidato. Sebbene tra Bertolaso e Marchini continui lo scambio di cortesie, il tandem resta difficile. Un po' perché nessuno dei due sarebbe disposto a fare il secondo dell'altro; un po' perché Forza Italia resta un partito in fibrillazione e l'eventuale passo indietro a favore di Alfio provocherebbe altre scosse telluriche. In ogni caso il Cavaliere non molla Mister Emergenze ed è disposto a «metterci la faccia», dando non una mano ma due. Il modello Polverini, insomma: la sindacalista, nel 2010, venne candidata alla Regione e, con l'aiuto determinante del Cavaliere in campagna elettorale, sbaragliò gli avversari e divenne governatore. Berlusconi e Bertolaso si vedranno oggi ed è probabile che concorderanno i prossimi passi della campagna elettorale. Nessun ripensamento: per Berlusconi, è Mister Emergenze la persona giusta perché «è un non politico e ha un curriculum di tutto rispetto; proprio come Parisi». Peccato, però, che a Milano l'«uomo del fare» abbia calamitato tutti i partiti del centrodestra mentre a Roma l'alleanza s'è sfilacciata. Il che non vuol dire, tuttavia, che l'ex premier voglia metterla in discussione altrove o per le prossime politiche.

Intanto l'ex capo della Protezione civile continua la sua corsa tra rivelazioni e mosse tattiche. La prima è quella confidata al Corsera: «Ero disposto a fare un passo indietro per trovare una convergenza con Marchini perché non sono uno attaccato alla poltrona; ma poi Forza Italia l'ha impedito perché questo avrebbe compromesso per sempre l'alleanza a livello nazionale con la Lega e Fratelli d'Italia». Un concetto, questo, che sembrava ribadito anche ieri a SkyTg24 ma poi smentito dall'entourage dell'ex capo della Protezione civile: nessun passo indietro a favore di Marchini. C'è, però, una grande apertura di credito all'imprenditore che infatti risponde: «Ringrazio Bertolaso perché dire, in un'intervista, che lui è pronto a fare un passo indietro per un suo competitor è un fatto particolare e anomalo che dimostra che Bertolaso ha più a cuore Roma che la poltrona. Gli fa onore: dimostra che è di una pasta diversa rispetto agli altri». «Uno scambio di cortesie e nulla di più», giurano in ambienti azzurri. I due si sarebbero sentiti ieri: ma la telefonata sarebbe stata cordiale ma non politica. «Hai detto che io e te saremmo come Spalletti e Toti. Mi premeva sapere chi dei due è Spalletti e chi Totti», avrebbe chiesto Marchini a Bertolaso.

Insomma, si va avanti così con Mister Emergenze sempre in corsa e disposto a esternazioni prettamente politiche: «La città è talmente ridotta male che ci vorrebbe un governo di larghe intese per rimetterla in piedi», dice.

Anche se, però, minimizza la frantumazione del centrodestra: «Ce la faccio perché i romani sono persone intelligenti». Quindi arriva la conferma su elemento della sua squadra: «Se vinco il mio assessore al bilancio sarà Gianfranco Polillo: persona di grande capacità e conoscitore della situazione economica di Roma».

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