Berlusconi si confessa: "Potevo perdere la vista"

Il Cavaliere rievoca il trauma dell'aggressione: "Superato ogni problema". Forza Italia, in arrivo come direttore generale Cefaliello (già al Milan)

Berlusconi si confessa: "Potevo perdere la vista"

Nel tirare la volata a Guido Bertolaso, Berlusconi non si risparmia. E, in un'intervista a una radio laziale, Radio Più, per confermare l'appoggio a mister Emergenze, il Cavaliere spazia su più fronti; anche quelli privati. Uno dei quali è una confessione per certi aspetti dolorosa: «Si ricorda di quando la statuetta mi colpì? Temevo di perdere la vista, ora sono sereno, ho superato ogni problema». Il riferimento è alla vicenda del dicembre 2009 quando, in piazza Duomo a Milano, gli scagliarono una statuetta in pieno volto: per Berlusconi iniziò un calvario legato agli occhi. Interventi chirurgici, uveite e progressivo calo della vista. Ha temuto di diventare cieco ma ora è «tranquillo e sereno».

Altra confessione dell'ex premier: «I servizi sociali? Mi hanno fatto capire che bisogna sempre fare qualcosa di più per aiutare la gente che ha bisogno». E questo nonostante sia nota la sua generosità che nel corso degli anni ha elargito somme ingenti per aiutare i bisognosi: scuole, orfani, ospedali, sacerdoti, vedove di caduti e ragazzi ai margini della società.Berlusconi, comunque, non si sottrae alle domande squisitamente politiche e non soltanto conferma che Bertolaso resterà in campo fino alla fine ma fa chiarezza anche sui rapporti (futuri?) tra Bertolaso e Marchini. Alcuni avevano parlato di ticket prefigurando che l'ex capo della protezione civile avrebbe potuto fare da vice all'imprenditore.

«Bertolaso non può essere un semplice esecutore e solo un city manager. Lui è la persona giusta per Roma, non può fare l'esecutore di decisioni prese da altri - precisa il Cavaliere - Non abbiamo nulla contro Marchini, ci piacerebbe che si aggiungesse a noi, perché la sua corsa solitaria toglie voti al centrodestra e favorisce solo la sinistra e i Cinque Stelle». Gli scambi di cortesia continuano, quindi; ma è soltanto perché agli occhi di Berlusconi, Marchini rappresenta un «non politico» e che quindi piace più degli altri. Ma da qui a parlare di tandem ce ne corre. E Marchini ricambia la cortesie: «Ringrazio Berlusconi e Bertolaso per gli apprezzamenti anche perché quando non sono richiesti valgono doppio.

Per quanto riguarda Bertolaso, qui nessuno vuole sottomettere alcuno ma noi abbiamo iniziato un percorso per Roma e con Roma; e c'è un pezzo di città che crede in noi proprio perché abbiamo dimostrato di essere liberi dai condizionamenti dei partiti che hanno mal gestito Roma».Intanto si annunciano novità nel partito: secondo fonti parlamentari entro fine mese approderà in Forza Italia Alfonso Cefaliello, attuale membro del cda del Milan. Avrà ruolo di dg e si occuperà di contabilità e bilanci, ma senza sovrapporsi con le funzioni ricoperte dalla tesoriera Mariarosaria Rossi.Poi il Cavaliere, pur non intervenendo direttamente nella polemica che ha travolto l'ormai ex ministro Federica Guidi, incastrata da un'intercettazione, parla proprio dell'abuso degli ascolti da parte delle procure: «Quando sono stato presidente del Consiglio - ricorda Berlusconi - c'è stata un'intromissione incredibile nella mia privacy...».

Ma si sa cosa ne pensi il Cavaliere: «Le intercettazioni sono un vulnus grave della nostra democrazia», aveva detto l'ex premier.

Il quale, oggi, farà risentire la sua voce (via telefono) ad Arezzo dove quasi tutti i big di partito si incontreranno per una convention moderata da Deborah Bergamini. Presenti: Renato Brunetta, Giovanni Toti, Antonio Tajani, Lara Comi, Altero Matteoli, Daniela Santanchè, Marco Marin, Anna Maria Bernini e altri.

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