Berlusconi si mobilita sull'emergenza immigrati

Il Cavaliere è preoccupato per la politica europea del premier Lunga telefonata col presidente del Ppe, Daul. I due leader d'accordo: l'Italia rischia l'assalto e un allarme umanitario

Berlusconi si mobilita sull'emergenza immigrati

Berlusconi è preoccupato per come Renzi sta gestendo i suoi rapporti con l'Europa su conti pubblici e immigrazione. E proprio l'immigrazione e il cruciale summit Renzi-Merkel di domani a Berlino sono stati i temi affrontati ieri in una lunga e cordiale telefonata tra il Cavaliere e il presidente del Ppe Joseph Daul. In sostanza i due leader si sono trovati d'accordo sul fatto che quello di domani sarà un vertice delicatissimo. In pratica se l'Italia non riuscirà a stringere le maglie delle sue frontiere e a essere più efficace in termini di identificazione e respingimenti degli immigrati, i rischi sono altissimi. Quali? Già Schengen traballa; e se l'Italia continuerà ad essere il ventre molle del problema c'è il rischio concreto che si arrivi al blocco delle frontiere. Il risultato sarà che il nostro Paese diventerà un catino chiuso di tutti gli immigrati diretti in Europa. Un vero disastro. Una situazione da scongiurare in tutti i modi, sperando che il premier non alimenti, con il suo modo di fare, gli attriti già a livello di guardia con le istituzioni europee.

Berlusconi si appassiona meno, invece, al dibattito di palazzo Madama dove si discute la mozione di sfiducia al governo sulla questione banche. In fondo l'esito era scontato visto che la truppa verdiniana aveva già ampiamente dichiarato di voler proteggere e salvare Renzi. Il quale, nella sua replica, non convince affatto il Cavaliere che considera il suo discorso l'ennesimo spot elettorale. Non solo: non passa inosservata, agli occhi di Berlusconi, la consueta arroganza del presidente del Consiglio; che compare a palazzo Madama soltanto per fare il suo intervento e poi se ne va senza ascoltare gli interventi degli altri. L'esito della votazione, si diceva, era scontato: fiducia accordata al governo. «Renzi ha la maggioranza nel Palazzo ma non nel Paese», questa in estrema sintesi il pensiero berlusconiano che non manca mai di ricordare ai suoi l'anomalia della situazione: un governo nato da una lotta di potere interna al Pd e senza legittimazione popolare; un governo che vive grazie all'appoggio di parlamentari eletti sotto il simbolo «Berlusconi presidente». In un intervento su Facebook l'ex premier attacca: «Il presente vede una democrazia ferita, con un presidente del consiglio bulimico di potere e in carica grazie ai voti di parlamentari eletti con il nostro simbolo dagli elettori di centrodestra». Ma il Cavaliere pensa al domani: «Sono un uomo al quale piace guardare al futuro e lavorare per costruirlo. Per questo non ho voluto dedicare tempo a celebrare il ventiduesimo anniversario della mia discesa in campo», scrive sempre sul web.

Luci e ombre dai sondaggi: i grillini fanno paura; ma il centrodestra è in crescita e può vincere le elezioni. Il trend sulle intenzioni di voto fa sorridere l'ex premier: il centrodestra è testa a testa con il centrosinistra e Forza Italia e Lega lievitano di settimana in settimana. E questo nonostante la presenza di Berlusconi in video sia ancora sporadica.

Cosa può accadere quando il Cavaliere tornerà nuovamente sotto i riflettori?E parla del suo futuro, Berlusconi: «Sento su di me la responsabilità di suscitare una nuova generazione di persone che scendano in campo, per affrontare e sconfiggere le attuali minacce alla libertà. È una nuova chiamata a scendere in campo a tutte le donne e agli uomini di buona volontà, che amano la loro Patria e la propria libertà. Ce la possiamo fare».

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