Sulla legge per le unioni civili Silvio Berlusconi apre un nuovo fronte in campagna elettorale. È «sbagliata», dice, ma abolirla «non significa tornare alla situazione di prima».
In un'intervista a Radio Lombardia il leader di Forza Italia esprime la stessa posizione critica degli alleati Matteo Salvini e Giorgia Meloni, pur ricordando che il suo partito al momento del voto alla Cirinnà ha rispettato la libertà di coscienza dei suoi parlamentari. «Massimo rispetto per ogni scelta di vita e per ogni rapporto affettivo tra persone - sottolinea - non vogliamo togliere diritti a nessuno, ma la famiglia è una cosa diversa».
Il Cavaliere non si risparmia per interventi in radio e tv, usa molto i social e, sulla base delle indicazioni dei coordinatori regionali lancerà una serie di videomessaggi mirati per ogni territorio. Ma si prepara soprattutto al rush finale, nell'ultima settimana di campagna elettorale, probabilmente con 2-3 comizi, che dovrebbero essere a Napoli, Roma e Milano.
Nella capitale stamattina sarà il primo leader di partito a confrontarsi con la Confcommercio sulle proposte per la prossima legislatura preparate dai 70 presidenti, riuniti in seduta permanente, in rappresentanza delle 700 mila imprese associate: via gli aumenti Iva, riforma dell'Irpef con l'introduzione di una No tax area, introduzione della web tax, riduzione del costo del lavoro. Oggi il Cav dirà la sua.
È sicuro della vittoria del centrodestra e annuncia l'intenzione di approvare con urgenza, prima dell'estate, un pacchetto di provvedimenti shock per economia: flat tax, reddito di dignità, aumento delle pensioni minime a mille euro, pensione per le mamme e «totale detassazione e decontribuzione per 6 anni delle nuove assunzioni di giovani disoccupati da parte delle aziende». Le priorità per un futuro governo di centrodestra, dice, «riguardano le persone più deboli: giovani, donne e anziani» e includono il grande problema dell'immigrazione e della sicurezza, sul quale c'è accordo con gli alleati.
«Non possiamo accettare - dice il leader azzurro - 15 milioni di italiani sotto la soglia di povertà e fra questi 4 milioni e 750mila persone in povertà assoluta; né 3 milioni di giovani che non studiano e hanno rinunciato a cercarsi un lavoro, né 600mila stranieri irregolari che vivono ai margini della legge di espedienti e di reati».
Per garantire la sicurezza Berlusconi vuole ripristinare poliziotti e carabinieri di quartiere e mandare i militari nelle strade. Interviene anche sugli scontri al corteo antifascista di Piacenza e dice in un tweet di aver chiamato il comandate generale dei Carabinieri per esprimere «vicinanza ai militari feriti da teppisti di estrema sinistra: tutti hanno il diritto di manifestare, ma non può essere tollerata nessuna violenza». Parla anche di Europa, l'ex premier, si definisce un «assoluto europeista», afferma di voler cambiare l'Ue «per tornare al sogno dei padri fondatori», per farla diventare «meno schiava di burocrati miopi e di regole ottuse» e «capace di essere protagonista nel mondo e orgogliosa della sua cultura liberale e democratica, con una politica estera e di difesa comune».
Gli avversari del M5s Berlusconi li chiama «mantenuti della politica», senza «programmi credibili» e pronti ad obbedire agli ordini di Grillo e Casaleggio per «mantenere il posto in Parlamento, che è l'unica loro entrata».
Sempre a Radio Lombardia il Cav interviene sul prossimo scontro per la guida della Regione, si dice convinto che l'ex sindaco leghista di Varese Attilio Fontana otterrà «una vittoria sicura e con largo margine».
L'antagonista Giorgio Gori, gli sembra «il volto presentabile di una sinistra che non è più presentabile». Eppure, come manager di Mediaset si è conquistato la sua stima e per questo non capisce: «Come può stare da quella parte?».
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