Berlusconi: "Vinceremo in Sicilia e anche alle politiche"

Berlusconi: "Il centrodestra è sempre stato in corsa, anche se c'è chi specula su eventuali divisioni che non ci sono mai state"

Berlusconi: "Vinceremo in Sicilia e anche alle politiche"

"Il centrodestra è sempre stato in corsa, anche se c'è chi specula su eventuali divisioni che non ci sono mai state. Abbiamo un programma su cui mettere una parola definitiva, ma è praticamente accettato da tutti. Dopo le elezioni in Sicilia abbiamo già previsto un appuntamento con i leader del centrodestra per scriverne la versione definitiva, che è pragmatica e prevede una realizzazione immediata". Lo ha detto Silvio Berlusconi, prima di lasciare Villa del Bosco a Catania, commentando la cena dell'arancino tra leader del centrodestra. "Quella di ieri sera a Catania è stata una cena come molte altre che ci sono state in passato, con un clima di grandissima, più che cordialità, affettuosità, alla quale è stato dato il nome della 'cena dell'arancinò, che è una squisitezza siciliana e che quindi è un nome che possiamo tranquillamente approvare". Lo ha detto Berlusconi, prima di lasciare Villa del Bosco a Catania, commentando l'incontro di ieri sera tra i leader del centrodestra alla Trattoria del Cavaliere.

"Ci sono 14 piccole formazioni che per la prima volta sono venute nel centrodestra e si stanno aggregando in due poli: uno laico e l'altro cattolico. Quindi ci sarà un centrodestra molto forte che sono sicuro non soltanto vincerà le elezioni di domenica in Sicilia, ma anche le prossime politiche", ha aggiunto il leader di Forza Italia. Che poi ha precisato: "Alla Regione e alla guida del Paese ci vogliono uomini che vengono dall'impresa, dalle professioni, dalla cultura, dal volontariato che nella vita abbiamo avuto successo nel loro lavoro e che per tanto siano apprezzati e stimati da tutti, naturalmente con nel consiglio dei ministri di rappresentanti anche delle nostre forze politiche".

"Impresentabili? Un pretesto per attaccarci"

"Il tema degli impresentabili è un pretesto per attaccarci, perché in Sicilia c'è un sistema elettorale con le preferenze e quindi sono i siciliani che dovranno scegliere chi mandare nella loro Assemblea regionale. Se qualcuno avesse qualcosa, per cui la giustizia si sta interessando di lui, si è saputo dopo la presentazione delle liste, per cui non si poteva più cambiare. Inoltre, si è indicato come impresentabile anche qualcuno perché parente di qualcun altro che aveva avuto una condanna: questo non si può accettare perché ciascuno è padrone di se stesso e della propria dignità. Sono tutti pretesti usati contro il centrodestra per far sì che questa scontata vittoria nostra risulti meno ampia di quanto alla fine sicuramente sarà", ha spiegato a Catania il leader di FI incontrando i giornalisti.

"I grillini? Senza arte né parte"

Berlusconi ha poi parlato del leader del Movimento 5 Stelle. E ha detto: "Grillo e Berlusconi sono su due pianeti assolutamente diversi, quindi non rispondo a quello che il signor Grillo dice. Faccio osservare che questa formazione politica, i cui membri sono stati scelti attraverso delle telefonate, ha portato in Parlamento l'86% dei parlamentari che non hanno mai fatto una dichiarazione dei redditi e quindi non hanno mai lavorati. Anche gli esponenti di spicco, quelli che vanno in televisione, sono giovani che non fatto nulla nella loro vita. Sono una banda di gente senza né arte né parte.

Agli elettori che pensano di votare i Cinque stelle per esprimere la loro protesta giustificatissima verso ciò che la politica italiana ha mostrato in questi ultimi tempi, dico però che è pericoloso, perchè questa dei Cinquestelle è un'aggregazione di pauperisti".

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