Chi non ha vaccinato i figli inizia a pagare. E nel vero senso della parola.
Le famiglie no-vax del Riminese, dopo l'epidemia di morbillo che ha fatto registrare oltre quaranta casi da dicembre a oggi, in questi giorni hanno ricevuto sanzioni da parte dell'Ausl. Le multe sono scattate in base della legge Lorenzin, che stabilisce verbali da un minimo di 100 euro a un massimo di 500 per tutti gli alunni da sei ai sedici anni non in regola con le vaccinazioni e la sospensione da asili nidi e scuole materne per quelli in fascia d'età da zero a sei anni.
L'Ausl ha usato il pugno duro soprattutto con le famiglie di bambini e ragazzi che hanno contratto il morbillo, visti i tanti casi avvenuti quest'anno. Sono stati in molti casi i medici di base e quelli pediatrici dell'ospedale Infermi di Rimini a segnalare all'azienda chi non ha ottemperato alle vaccinazioni. A quel punto l'Ausl, dopo aver accertato «l'assenza di condizioni di esonero dai vaccini», i ripetuti solleciti per le vaccinazioni e «la mancata presentazione» delle famiglie agli appuntamenti fissati con l'azienda sanitaria dopo i primi colloqui, ha fatto scattare la sanzioni.
E i genitori disobbedienti dovranno pagare 181 euro. La multa che hanno ricevuto è di 166,66 euro più le spese di notifica. Ma per i piccoli di nidi e materne non basta mettere mano al portafogli perché devono provvedere al più presto o i figli non potranno più andare in classe.
Nel verbale dell'azienda si legge infatti che «il pagamento della sanzione non consente comunque la regolare frequenza dei bambini negli asili nido e nelle scuole materne», com'è previsto dalla legge Lorenzin. Diversa invece la questione per gli alunni di elementari, medie e superiori perché in quanto scuola dell'obbligo non possono sospendere la frequentazione.
Ora le famiglie hanno trenta giorni di tempo per impugnare le multe e molti lo hanno già fatto dando mandato all'avvocato riminese Luca Ventaloro, legale del Comilva (il coordinamento del movimento per la libertà vaccinale). Il primo passo è quello di presentare una memoria difensiva e al tempo stesso la richiesta di audizione all'Ausl. Qualora l'azienda sanitaria respinga le motivazioni addotte dalle famiglie no-vax, cosa che sembra scontata, e confermi la necessità del pagamento della sanzione le famiglie potranno impugnare le multe davanti al giudice di pace di Rimini.
Il Consiglio Comunale riminese ha anche «reso strutturale e stabile» la sanzione da 50 euro per ogni giorno di scuola di alunni non in regola con i vaccini valida fino al 30 giugno.
«Stiamo già consegnando copia del nuovo regolamento ai Dirigenti scolastici pubblici e a quelli delle scuole private - l'assessore ai
servizi educativi del Comune di Rimini, Mattia Morolli - che coprono una fascia molto importante dei servizi 3/6 anni». Il 10 luglio chi non sarà in regola con gli obblighi vaccinali, potrà perdere il posto nella graduatoria.
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