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Bisignani: "Renzi si può battere con le class action di Brunetta"

Lo scrittore Luigi Bisignani profetizza: "Il centrodestra può ritrovare nel popolo delle class action il proprio bacino elettorale"

Luigi Bisignani
Luigi Bisignani

Sulla class action promossa da Brunetta può montare una ribellione. Il popolo degli sbancati può sostituire quello delle partite Iva e diventare un movimento di massa”. Parola di Luigi Bisignani, scrittore, lobbysta e consulente di grandi aziende che, in un’intervista a Libero, prevede un futuro non proprio roseo per il premier Matteo Renzi.

Se da un lato prevede che Renzi possa sbarazzarsi della minoranza Pd e vincere anche le prossime elezioni Politiche, dall’altro lato “se continua a personalizzare così il referendum sulle riforme alla fine lo perderà” perché “non è vero che gli italiani amano l’uomo solo al comando. Ammiravano Coppi, ma tifavano Bartali”. Ma è la bad bank che “può essere per Renzi quello che lo spread è stato per Berlusconi, ossia una lapide”. “In Italia i cittadini – spiega Bisignani - sono vessati da tante piccole truffe che svuotano le loro tasche e non ne possono più. Non a caso sta per essere presentata anche una class action contro il canone Rai. Sono tutti piccoli attacchi al risparmio che in tempo di crisi possono diventare intollerabili e fare da collante politico. Il centrodestra può ritrovare nel popolo delle class action il proprio bacino elettorale”.

Basterebbe Brunetta come ideologo dell’operazione e “un avvocato importante e dotato di carisma, un Erin Brockovich italiano, la famosa legale statunitense interpretata sugli schermi da Julia Roberts. Se il governo fosse investito da una serie di class action sui costi occulti delle bollette dell’elettricità o dell’acqua, sulla Rai e sulle banche, potrebbe davvero vacillare. Basta trovare il leader”. Bisignani, infine, boccia Renzi anche per la politica estera, settore nel quale invece il numero uno era Berlusconi.

“Ha avuto intuizioni straordinarie, specie sulla Russia e la Libia. Renzi non ha il suo passo, si è lasciato scivolare via il semestre di presidenza Ue. Al suo posto, Berlusconi avrebbe organizzato un vertice sull’immigrazione a Lampedusa”, conclude lo scrittore.

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