Bologna, agenti contro il derby di basket il 25 "Lasciateci passare il Natale con le famiglie"

Biglietti esauriti, città in fermento: affari per 250mila euro. Polizia in rivolta

Bologna, agenti contro il derby di basket il 25 "Lasciateci passare il Natale con le famiglie"

A Natale non si gioca a calcio. Nemmeno a rugby. Ma a pallacanestro sì, addirittura è in programma un derby di quelli tostissimi, Virtus-Fortitudo, ore venti e trenta, e Bologna è su di giri ai massimi, biglietti esauriti, fermento e scommesse nei peggiori bar della città e provincia. Qui non si fa la cronaca, si fa la storia ma c'è un problema. Il Natale riunisce le famiglie sotto il tetto e non sotto il canestro, se i diecimila e più tifosi di Segafredo e Pompea sono già agli ingressi del Fiera, il sindacato di polizia chiede il mani in alto. Basta, per favore almeno il giorno santo che si possa restare a casa con i figli, le mogli, le madri, i padri e il resto del parentame.

D'accordo il poliziotto serve la Patria, difende i cittadini, tutela l'ordine ma, per favore, quel giorno lì ci sono altre priorità, più serie e gravi di un derby di basket, pur storico, pur importantissimo anche economicamente per i due club e per la città (non però per chi deve proteggere la sicurezza, in cambio di un pugno di euro). Nomisma ha fatto pure due conti, lo studio rivela che il giro di denari supera i duecentocinquantamila euro tra biglietti d'ingresso, cibo e bevande consumate, prima, durante e dopo. Virtus e Fortitudo vogliono quella data per ricevere il massimo della copertura mediatica in assenza del calcio che occupa fogli, radio ed emittenti. La diretta televisiva attirerà spettatori in altro caso distratti ma forse i due club dimenticano che il giorno ventisei nessun giornale sarà in edicola, perché, per una bizzarra ma consolidata scelta editoriale, antica come Gutemberg, il 24 e il 25 di dicembre giornalisti e tipografi riposano (quelli di radio e tivvù no, che categoria intelligente!).

Dunque Siulp, Sap, Coisp e Siap, le varie sigle del sindacato di polizia, hanno scritto al questore Bernabei, al prefetto Impresa e al presidente della federbasket Petrucci, affinché la partita venga rinviata al giorno seguente, come già in calendario il resto della comitiva cestistica, così da poter celebrare il neonato Gesù e la sacra famiglia, anche quella casalinga, con la tombola o il mercante in fiera e non con i tafferugli tra gli ultras che se ne fregano del presepe. La richiesta, umana, è sul tavolo delle istituzioni, molto dipenderà dai due club che sono stati, come detto, i sostenitori della festa sotto l'albero e i due canestri.

Anche i ragazzi della superlega di pallavolo anticipano dal 26 al 25 per gli impegni dei vari atleti stranieri impegnati nove giorni dopo con le qualificazioni ai Giochi di Tokyo 2020 ma in questo caso nessuna richiesta da parte dei poliziotti. Storici e almanacchi segnalano che ci fu un tempo in cui anche il calcio provò a giocare il giorno di Natale, accadde nel 1927, poi nel 1955 e ancora nel 1960.

L'anno scorso si tentò di scimmiottare gli inglesi con il Boxing day (a Santo Stefano) con mugugni e rivolta ma di tifosi e calciatori, esperimento già bocciato, meglio le Maldive dell'area di rigore. Bologna aspetta il cesto, il Bambin Gesù e la decisione di prefetto, questore e Petrucci. Ci sarebbe un'alternativa: i carabinieri. Usi ad obbedir tacendo.

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