A poche settimane dal voto, in programma per il prossimo 25 settembre, il Movimento CinqueStelle inizia a riorganizzarsi per preparare l'imminente campagna elettorale.
Campagna elettorale che significa ovviamente programmare ulteriori spese, uno scoglio che, dopo l'uscita del gruppo di Di Maio, andrà affrontato con risorse economiche più risicate. Si aggiunga a ciò che, a complicare ulteriormente la situazione, non è ancora risolta la questione dei cosiddetti "morosi delle restituzioni".
I conti del Movimento
Stando a quanto documentato dall'ultimo bilancio del nuovo Movimento Cinquestelle guidato da Conte, sulla base rendiconto firmato dal tesoriere Claudio Cominardi, il 2021 si è chiuso con un avanzo di 289mila euro. Tali risorse, si legge nella nota di accompagnamento del rendiconto, fornirebbero al partito "tutti i presupposti per garantire la continuità operativa amministrativa e politica".
Alla voce "immobilizzazioni" la cifra riportata è di 130.712 euro: si tratta in concreto, prosegue la relazione, delle "spese sostenute per l'allestimento della sede" di Via Campo Marzio (affittata da luglio 2021), "per l'acquisto dei mobili d'ufficio e della strumentazione tecnica e informatica quali personal computer, stampanti e server, per lo sviluppo e la personalizzazione della piattaforma per gli iscritti".
I "morosi delle restituzioni" dovrebbero in tutto oltre 2 milioni e mezzo di euro al Movimento. Tali crediti sono composti essenzialmente, spiega ancora la nota,"dalle contribuzioni ancora dovute dai portavoce per euro 2.552.949,12, di cui euro 894.349,12 per contributi relativi al periodo anteriore al nuovo trattamento economico dei portavoce". Ecco perché il partito ha scelto di tutelarsi attivando il Fondo rischi sui crediti (per una cifra pari a 255.646,58 euro) con lo scopo di coprire il rischio di "inesigibilità" dei soldi di suddette restituzioni.
Ciò nonostante, secondo il tesoriere del Movimento, il partito "proseguirà la costante attività di riscossione delle somme dovute dai portavoce eletti non in regola con gli adempimenti previsti dallo statuto". Non solo, dato che secondo Cominardi, tramite l'accesso ai benefici del 2x1000, "l'Associazione potrà acquisire ulteriori entrate utili al perseguimento della propria finalità politica". Nella nota integrativa si fa altresì riferimento al parametro della regolarità retributiva, "requisito fondamentale per concorrere ed eventualmente mantenere il ruolo nelle cariche associative, quale 'leva' per la riscossione dei contributi".
I "proventi della gestione caratteristica" si attestano a 7.451.395 euro, suddividendosi in: contribuzioni provenienti da senatori, deputati, consiglieri regionali e privati cittadini (per una cifra di 2.411.180 euro); contribuzioni da persone per "devoluzioni" (per una cifra di 5.040.215 euro, somma che"rappresenta in gran parte le disponibilità presenti sul c/c Intesa San Paolo vincolato alle devoluzioni a favore della collettività per euro 3.075.965,96 e la restante parte da devoluzioni ancora da incassare").
Nel campo delle uscite, per la precisione alla voce "oneri della gestione caratteristica" risultano invece 6.807.139 euro: la maggior parte di tale cifra (5.831.515 euro) è rappresentata dagli "altri accantonamenti" per devoluzioni e spese di gestione.
Il fatto che da luglio, come si legge nella nota integrativa, è stata presa in locazione la sede di Via di Campo Marzio, significa che"le spese per utilizzo di beni di terzi", pari a 83mila euro, "sono rappresentate prevalentemente dai canoni di locazione".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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