Il campionato futurista delle monoposto che sfrecciano in centro città a 200 km/h

È ormai alla quinta stagione e ha tappe in tutto il mondo. Gare low cost

Il campionato futurista delle monoposto  che sfrecciano in centro città a 200 km/h

Roma Dal 2014, l'anno di esordio del suo primo campionato, la Formula E sta acquisendo via via sempre più fama e notorietà nel panorama internazionale. Vuoi perché a scendere in pista sono macchine tutte uguali, vuoi perché le gare si svolgono tutte nel centro delle più grandi metropoli del globo. Oppure, semplicemente, vuoi perché si tratta di un campionato futurista. Già perché le vetture sono elettriche, ecologiche e, visto certe spese pazze in F1, pure a basso costo (con 15-20 milioni si può vincere il titolo). Insomma, la Formula E ha un fascino spaventosamente seducente.

Ecco spiegato il motivo per cui sempre più persone e piloti vogliono allungare le proprie mani su questa F1 del futuro, che accelera e avanza di ore in ore al ritmo di una Ferrari di Vettel. Soltanto che qui, nella Formula E, non troverete per ora - delle monoposto sfrecciare a 350 km/h, bensì «toccare» i 225km/h, anche se c'è chi afferma che le nuove macchine in attesa di sperimentazione potranno raggiungere i trecento all'ora.

È un campionato all'avanguardia quello delle monoposto elettriche, perché, alla sua quinta stagione, oramai fa il giro del mondo. Un mercato sempre più in espansione: da New York a Parigi, da Hong Kong a Berlino, persino Marrakech e Santiago del Cile, sono tante le città a fare la corte a questo campionato sostenibile. Sabato, finalmente, toccherà alle vie di Roma bagnare l'esordio della Formula E.

Un campionato nel quale sempre più grandi marchi dell'industria automobilistica (Audi, Renault, Jaguar, Porsche, ecc) vogliono parteciparvi ma dove, al momento, non ci sono case italiane, esclusa la «nostra» Dallara, fornitrice dei telai fin dagli albori.

Snobbata da Marchionne («Non ci interessa una serie in cui bisogna cambiare macchina per fare una gara intera»), chissà che la tappa nella Capitale possa far cambiare idea al presidente della Ferrari. Ma non snobbata da molti ex piloti di Formula 1, come Heidfeld, Di Grassi, Piquet Jr o il nostro Luca Filippi.

Dieci team con due piloti ciascuno (e quattro vetture) pronti a tagliare il traguardo per primi al termine dei 45' di un'infinita giornata prove, qualifiche e Gp si sviluppano nello stesso giorno - che può valere un iride. Per entrare di diritto nella storia. Come la Formula E.

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