Cantone boccia la riforma degli appalti: "Aiuta i funzionari disonesti"

"Sotto i 150mila euro non sarà richiesta la certificazione antimafia. La criminalità organizzata potrebbe approfittarne", ha spiegato il presidente dell'Anac

Cantone boccia la riforma degli appalti: "Aiuta i funzionari disonesti"

Con la nuova normativa, la Pubblica amministrazione potrà affidare lavori senza gara d'appalto nelle opere di importo compreso tra 40 mila e 150 mila euro. L'unico requisito richiesto è la consultazione di tre operatori economici scelti a discrezione dell'amministrazione. Per questo motivo, la modifica delle regole sull'affidamento degli appalti, prevista in manovra, non piace a Raffaele Cantone.

Il presidente dell'Anac ha spiegato al Fatto Quotidiano che non garantirà all'amministrazione né il raggiungimento del miglior prezzo possibile né una migliore qualità dell'opera. "Questa norma non aiuterà i funzionari morosi, mentre consentirà a quelli disonesti di fare il buono e il cattivo tempo. Basti ricordare che tutto il sistema di Mafia Capitale si reggeva sugli affidamenti diretti", ha affermato Cantone.

"Sotto 150.

000 euro non è prevista neanche la certificazione antimafia e la gara non sarà pubblica da ora in poi. C'è il rischio che la criminalità organizzata, al Nord come al Sud, ne approfitti", ha avvertito il presidente dell'anticorruzione.

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