Sul tavolo di Silvio Berlusconi, ad Arcore, sono arrivati in queste ultime settimane oltre mille curricula. Tutte persone che hanno risposto ai suoi appelli alla società civile, hanno partecipato agli incontri del leader di Forza Italia con gli ordini professionali e le associazioni di categoria e si sono messe a disposizione del partito azzurro.
Tra una cena di Natale e un pomeriggio con i nipoti, il Cavaliere cerca in quei dossier alcuni dei nuovi candidati del partito. E cominciano ad arrivare al quartier generale di Villa San Martino anche le liste chieste ai 20 coordinatori regionali. Tra il 27 e il 29 dicembre dovranno esserci tutte. «Voi che conoscete meglio di tutti il territorio - ha raccomandato l'ex premier - e le persone che hanno lavorato meglio in questi anni, potete indicare i candidati migliori, soprattutto per i collegi uninominali». È lì, in particolare, che servono i nomi giusti, capaci di attrarre voti fondamentali per raggiungere una maggioranza di governo con la nuova legge elettorale. Professionalità, lealtà, competenza, sono le qualità in cima alla lista.
I sondaggi sono buoni e posti da assegnare ce ne saranno parecchi. Berlusconi vuole che l'operazione nasca dal basso, per assicurare il radicamento sociale e locale. Anche se l'esame finale delle proposte sarà affidato a quello che gli azzurri chiamano il «Gruppo dei cinque»: il leader, Niccolò Ghedini, Gianni Letta e i capigruppo in Parlamento Paolo Romani e Renato Brunetta. Una parola di peso la dirà anche il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani.
In questi giorni ci sono da scegliere pure i candidati governatori per le regionali e nel Lazio sembra in pole position Maurizio Gasparri, ma per le politiche le categorie sotto esame sono cinque. Prima: i parlamentari uscenti, la cui attività sarà valutata dai presidenti dei due gruppi e che dovranno essere in regola con il pagamento delle quote a Fi. Seconda: i protagonisti della società civile, imprenditori, manager, professionisti, accademici. L'ex premier ne vuole almeno un paio da candidare in ogni lista e molti sarà lui stesso a indicarli, sulla base degli incontri personali e dei curricula esaminati. Terza: gli amministratori locali che avranno dimostrato particolare capacità e conoscenza della macchina, oltre a stoffa politica, potranno fare il salto in Parlamento. Si cercano in particolare giovani preparati, dinamici e intraprendenti, che si siano fatti le ossa come sindaci, consiglieri, assessori. Ma il Cav ha anche deciso che per rinnovare le liste si pescherà tra i militanti del partito. Nelle ultime due categorie saranno valorizzati i migliori juniores, soprattutto se laureati a pieni voti e i più preparati e fedeli seniores, ultrasessantacinquenni.
Così, negli ultimi giorni della legislatura, Fi celebra le sue olimpiadi elettorali.
Le alleanze non preoccupano Berlusconi, sicuro che il patto con Matteo Salvini sia solido. «È ufficiale: si vota il 4 marzo. Non vedo l'ora di mandare a casa Renzi, Boldrini, Boschi e sinistri vari! Io sono pronto. Voi?», scrive su Twitter il leader della Lega.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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