Il Cavaliere tiene alta la guardia e studia la "rivoluzione rosa"

Nonostante i sondaggi positivi, Berlusconi prepara i suoi a un autunno caldo. In vista un riassetto di Fi

Il Cavaliere tiene alta la guardia e studia la "rivoluzione rosa"

I sondaggi continuano a certificare il vantaggio del centrodestra unito su Pd e Movimento 5 Stelle. Le distanze con il passare delle settimane invece di restringersi si mantengono invariate con la coalizione formata da Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia che veleggia attorno al 33%, apparentemente senza contraccolpi e con la possibilità di incrementare il dato attraverso l'unione con altri soggetti di area. Troppo presto, però, per cantare vittoria.

La partita è lunga e ancora tutta da giocare. Per questo dai vertici di Forza Italia si invita a tenere alta la guardia, prepararsi a un autunno caldo di lavoro e non dare per scontato il vento di centrodestra. Perché le campagne elettorali possono fare la differenza, il Cavaliere farà come sempre la sua parte e metterà in campo il suo entusiasmo, ma il territorio deve mobilitarsi.

Silvio Berlusconi, lasciata Merano dove promette di tornare presto (qualcuno azzarda che sarebbe anche tentato dall'acquisto di una casa), in questi giorni è ad Arcore prima di un probabile soggiorno in Provenza dalla figlia Marina. La politica è un po' meno presente nella sua attività quotidiana, ma 48 ore fa il presidente di Forza Italia ha comunque lanciato un segnale al partito, nominando due donne come coordinatrici regionali. La giovane Annaelsa Tartaglione, 28 anni da Isernia, è stata nominata coordinatrice regionale di Forza Italia nel Molise, mentre Michaela Biancofiore è approdata, con lo stesso incarico, alla guida del Trentino Alto Adige. Qualcuno parla di «rivoluzione rosa», una prima mossa in vista di altri imminenti cambi all'interno del partito, con tanto di mugugni da parte dei dirigenti preoccupati del loro futuro. Per il momento le due coordinatrici lanciano la sfida del rilancio territoriale. «Abbiamo un partito lacerato da questioni del passato, commissariato da 4 anni e mezzo, la situazione non è facile» dice la Tartaglione dal Molise dove olter che per le Politiche nel 2018 si voterà anche per le Regionali. «Ci sono due big del calibro di Patriciello e Iorio, che sono una forza politica e hanno fatto la storia nella nostra regione. Mi impegnerò per riavvicinare le posizioni se necessario. Il mio compito sarà quello di ripartire per gettare le basi di un movimento inclusivo e far ritornare il Molise uno dei fiori all'occhiello del partito a livello nazionale». Biancofiore, invece, preannuncia new entries nel partito. «Molti i clamorosi arrivi dagli altri partiti e le nuove iniezioni di società civile che annunceremo nei prossimi mesi e che contribuiranno a fare di Fi del Trentino Alto Adige, il sammelpartei-(partito di raccolta) italiano, principale interlocutore anche dialettico della Südtirolervolkspartei con l'obiettivo di abbattere ogni anacronistico steccato etnico e poter parlare in futuro solamente di comunità unita altoatesino-sudtirolese».

Un invito a tenere alta la guardia e la concentrazione in vista della competizione elettorale e ad evitare il gioco dei veti e controveti lo lancia Renato Brunetta. «Le prossime Politiche saranno un momento storico e ciascuno deve sentirne il peso e la responsabilità» dice a Repubblica. «C'è un vento che spira a favore del centrodestra, le amministrative lo hanno confermato.

Chi si metterà contro andrà a sbattere. Berlusconi l'unico silente e intelligente, non pone veti ma fa da tessitore. Come nel '94. E allora l'operazione era molto più complessa rispetto a oggi. Inviterei tutti alla calma e a un bagno di umiltà».

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