Lo chef Beck prepara il pranzo a 340 detenute

Un pranzo stellato anche per chi è dietro le sbarre. Lo ha cucinato lo chef Heinz Beck, cuoco tristellato della Pergola del Rome Cavalieri, per 340 detenute del carcere circondariale femminile romano. L'evento forse più incredibile dell'iniziativa «L'altra cucina per un pranzo d'amore», promossa da Prison Fellowship Italia Onlus in collaborazione con il Rinnovamento nello Spirito Santo all'inizio del Giubileo della Misericordia, per offrire a centinaia di detenuti e detenute un pranzo natalizio cucinato dai migliori cuochi e serviti da testimonial d'eccezione del mondo dello spettacolo, della musica, del cinema, della televisione e del teatro.A Rebibbia a servire i piatti dello chef bavarese sono stati una cinquantina di testimonial, come alcuni attori della Compagnia del Bagaglino (tra i quali Carlo Frisi, Martufello), il comico di Made in Sud Sara Galimberti, e poi Marco Capretti, Francesca Fialdini, il giornalista Franco Di Mare, Pamela Villoresi, Adriana Pannitteri. Salvatore Martinez, presidente Rns, Manuela Zero, il cantante Luca Barbarossa.L'atmosfera è inizialmente un po' impacciata, ma durante il pranzo scatta l'incantesimo e i muri di diffidenza e riservatezza cadono. Tra ospiti e volontari niente più differenze sociali o di religione. I volontari corrono tra un tavolo e l'altro con i cappelli da Babbo Natale, le battute si rincorrono, una detenuta chiede di cantare e la sua voce riempie il cuore di tutti. Una detenuta chiede a un volontario che la serve: «Ma questo piatto è vero? Erano cinque anni che non mangiavo in un vero piatto di ceramica». Poi i comici del Bagaglino riempiono la grande sala di risate e ogni detenuta torna nella sua cella con un regalo ma soprattutto con un bel ricordo.

Al carcere Opera di Milano è lo chef siciliano Filippo La Mantia a preparare il pranzo di Natale per 60 detenuti del carcere, riuniti per l'occasione con i loro familiari (spose, mamme, figli, fratelli per un totale di 250 persone). L'operazione è stata organizzata anche nel carcere minorile di Casal del Marmo a Roma e in quelli di Sant'Anna a Modena e Pagliarelli di Palermo.