Civati dice addio al Pd: "Non sosterrò più Renzi"

Se ne va in aperta polemica con Renzi. La rottura dopo la fiducia all'Italicum

Civati dice addio al Pd: "Non sosterrò più Renzi"

Pippo Civati ha deciso di lasciare il gruppo del Pd. "Per coerenza con quello in cui credo e con il mandato che mi hanno dato gli elettori, non mi sento più di votare la fiducia al governo Renzi. La conseguenza è uscire dal gruppo". Subito dopo il via libera definitivo all’Italicum, il "dissidente" del Partito democratico aveva manifestato la volontà di non sostenere più il governo.

"Tanti di noi amano far politica e ci hanno dedicato così tanto tempo, in questi anni. A un certo punto, senza preavviso, è semplicemente capitato che un giorno alcune persone con cui pensavamo di aver condiviso questa visione hanno cambiato idea". Le ragioni dell'addio Civati ler scrive direttamente sul suo blog. "Mi spiace per chi ha cambiato idea ma per quel che mi riguarda continuerò a farlo con tutti quelli che lo vorranno. Secondo me sono tantissimi". Da tempo Civati si trovava in dissenso con i vertici del Pd. Un conflitto che è andato progressivamente crescendo con l'approvazione della legge elettorale, della quale il deputato è stato tra i più accesi contestatori. Già la settimana scorsa aveva annunciato che sarebbe rimasto nel partito soltanto se il gruppo dei dissidenti avesse dato vita a una frangia interna "alla francese", cioè molto dura. Così non è avvenuto. Anzi, i toni tra i vertici e i dissidenti si sono addirittura raffreddati. Con il vicesegretario Lorenzo Guerini che ha parlato di "valore positivo anche del dibattito" di lunedì alla Camera e negli interventi dei dissidenti o l'ex capogruppo Roberto Speranza che ha sottolineato che resterà nel partito per correggerne la linea o con la prodiana Sandra Zampa che ha invitato tutti "a disarmare, da una parte e dall'altra".

In queste condizioni, il passo di Civati non poteva che essere scontato. "Si tratta in fondo della cronaca di una morte annunciata - ha commentato il deputato riformista Dario Ginefra - tuttavia resta la speranza che in lui possa maturare un ripensamento". Più in generale dal Pd si risponde con un’alzata di spalle. "Ci dispiace ma rispettiamo le sue scelte", ha liquidato la faccenda Lorenzo Guerini.

Anche se Roberto Speranza, ex capogruppo ed esponente della minoranza dem, ci ha tenuto a evidenziare che l'uscita di Civati dal Pd è "un atto che deve farci riflettere e non può essere liquidato con una semplice alzata di spalle". Per Speranza "testimonia un malessere di tutto il Pd".

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