"Clicca per pregare" Papa Francesco lancia la app per i fedeli

L'applicazione già attiva in 21 Paesi con 900mila utenti ora arriva anche in italiano

"Clicca per pregare" Papa Francesco  lancia la app per i fedeli

Roma «La messa non si paga, la messa è il sacrificio di Cristo che è gratuito». Papa Francesco è molto chiaro e torna su un argomento affrontato già in un'altra occasione, bocciando senza se e senza ma il cosiddetto «tariffario» per le celebrazioni. Specialmente quelle in onore dei defunti. «Nessuno e niente è dimenticato nella preghiera eucaristica ha osservato Bergoglio nell'udienza generale nell'Aula Paolo VI le messe non si pagano, i sacramenti sono gratis. Poi se si vuole fare un'offerta va bene, ma niente è dovuto». E ha aggiunto: «Se io ho qualche persona, parente o amico nel bisogno o che sono passati da questo mondo all'altro, posso nominarli in quel momento, interiormente e in silenzio o fare scrivere che il nome sia detto. Quanto devo pagare perché il mio nome venga detto lì? Niente ha ribadito il Pontefice la messa non si paga. La messa è il sacrificio di Cristo, che è gratuito. La redenzione è gratuita. È importante capirlo».

Francesco era già intervenuto sul tema a fine 2014 quando aveva denunciato chiaramente il «listino dei prezzi» delle celebrazioni che va assolutamente abolito. «Sono abitudini che costituiscono peccato di scandalo», aveva osservato il Papa argentino.

Il Papa ha poi annunciato che domani celebrerà, nella Basilica di San Pietro, la liturgia penitenziale per la tradizionale «24 Ore per il Signore».

«Mi auguro - ha detto Francesco che le nostre chiese possano rimanere aperte a lungo per accogliere quanti vorranno prepararsi alla Santa Pasqua, celebrando il sacramento della Riconciliazione, e sperimentare in questo modo la misericordia di Dio».

E a proposito di preghiera è stata presentata a Roma la versione italiana della app «Click to Pray» (clicca per pregare), applicazione per tablet e smartphone per pregare per la Chiesa e con il Papa, già attiva in 21 paesi con 900mila utenti nelle lingue inglese, francese, spagnolo, tedesco e portoghese. Ora è arrivata anche la versione in italiano. «Una piattaforma che connette la tua preghiera con il mondo», sottolineano i promotori, la Rete Mondiale di Preghiera del Papa, network di apostolato attivo in ogni angolo del mondo.

Una App che, ovviamente, non poteva non avere già la benedizione di Papa Francesco, che ha visionato il progetto già nel 2015. E che va a braccetto con i video mensili promossi dalla Rete mondiale di preghiera e diffusi dall'agenzia spagnola La Machi, con le intenzioni di preghiere del Pontefice. A gennaio Francesco ha chiesto di pregare per la libertà religiosa, a febbraio per la lotta alla corruzione, a marzo per il discernimento spirituale.

Una App che rappresenta una finestra sul mondo, aperta a credenti e a tutte le persone delle differenti religioni.

«Click to Pray» funziona semplicemente: sono previsti tre momenti di preghiera al giorno con testi brevi che invitano a «mettersi alla sequela di Gesù». Insomma un modo adatto alla generazione 2.0 per avvicinare ancora più una chiesa sempre più tra la gente. «Uno strumento ha sottolineato padre Federico Lombardi, ex direttore della sala stampa della Santa Sede per essere comunità nel mondo digitale».

La App, che a settembre uscirà in versione cinese e vietnamita, è una risposta, ha concluso Lombardi, ma «ci sono tante app buonissime, tanti siti per riflettere e servire l'aspetto unitario della Chiesa cattolica e che dimostrano la creatività dei credenti sul web».

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