Sarà l’essersi seduti al tavolo delle trattative dopo aver detto l’Italia non scenderà a patti con l’Europa e di fatto, in una settimana, è scesa dell’1% la fiducia verso i tre leader di riferimento: Salvini al 49, Conte al 46 e Di Maio al 43%.
Cifre comunque considerevoli in seguito al sondaggio di Fabrizio Masia di “Sondaggi” all’interno della trasmissione, Agorà, di Serena Bortone. Seguono l’ex premier Gentiloni al 26%, la segretaria di Fratelli d’Italia, Meloni, al 21% e poi Renzi e Berlusconi rispettivamente al 16 ed al 15%.
Pur se l’essersi seduti al tavolo delle trattative con l’Europa ha fatto scendere la fiducia verso i tre maggiori esponenti dell’esecutivo giamaicano, probabilmente rispetto alle volontà dei più accesi elettori cinque stelle e leghisti, gli italiani non sembra avessero considerato benevolmente il muro contro muro. Difatti solo il 30% vorrebbe lo scontro mentre per il 63% si dovrebbe evitare conseguenze peggiori modificando la manovra economica in favore di Bruxelles.
La fiducia verso il Governo porta a casa il 45% dei consensi per questo dato maggiore soddisfazione da parte degli elettori grillini soddisfatti per l’85% e meno fiduciosi gli elettori della Lega che si ritengono felici dell’andamento dell’esecutivo per una percentuale del 79.
Per gli italiani è Salvini l’uomo che conta più nel governo con un 65% della percezione che ha avuto, nelle ultime tre settimane, un trend di crescita pari al 5%. Secondo il premier Conte ma nettamente distaccato così come Di Maio e sono rispettivamente al 14 ed al 13% secondo il sentore degli italiani, poi Tria e Savona ma al 2 ed all’1%.
Per gli italiani la priorità non è rappresentata da quota 100 e dal reddito di cittadinanza, che sono al secondo ed al terzo posto
e sono un urgenza solo per il 20 ed il 16% degli intervistati, ma dalla necessità di abbassare il debito pubblico e lo chiede il 35% degli italiani, poi flat tax (12%), pensione di cittadinanza (10%) e pace fiscale (3%).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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