"L'immigrazione è un fenomeno complesso, nessuno può fare tutto da solo". Così il premier Giuseppe Conte, in un colloquio con il Corriere della Sera, ammonisce l'Europa e richiama all'ordine il Governo, sulla gestione del fenomeno delle migrazioni.
Ora, inoltre, il problema non è più solamente quello di fronteggiare le navi delle Ong: "Adesso ci stiamo confrontando col fenomeno delle piccole imbarcazioni, che sono ancora più insidiose da contrastare, perchè si tratta di sbarchi illegali". E su quelle piccole imbarcazioni, dall'inizio del 2019, sono stati traghettati in Italia 2486 migranti, ma di questi solamente 600 sono stati soccorsi dalle organizzazioni non governative. E in questo campo è la criminalità organizzata che tiene le redini e "studia sempre nuove modalità per i suoi affari" e l'ultima trovata è stata appunto quella di utilizzare piccole imbarcazioni. A detta del Presidente del Consiglio, "è evidente che il problema delle piccole imbarcazioni è più complicato. Dobbiamo aggiornare tutte le nostre iniziative in materia di cooperazione con i Paesi da cui originano i flussi".
Il fenomeno, quindi, sta diventando sempre più complesso e per questo "serve coordinamento per gestire le operazioni di controllo delle nostre acque e delle nostre coste e per rendere efficaci i meccanismi di redistribuzione, nei Paesi europei, dei migranti che riescono a sbarcare". Nessuno può fare da solo, perché "qui non è in questione la capacità delle persone". Lo stesso Matteo Salvini ha riconosciuto la necessità di un lavoro comune: "Il ministro dell'Interno è persona determinata e capace, ma lui stesso ha invocato un aiuto da parte di tutti. Ha sollecitato il coinvolgimento di tutto il governo".
Ma non basta fronteggiare gli sbarchi: "Dobbiamo rendere più incisiva l'iniziativa in materia di rimpatri". Ma per farlo serve "l'azione coordinata di tutto il governo e il ricorso a tutte le competenze". Non solo. Conte, infatti, è anche convinto che il problema non possa essere affrontato solamente dall'Italia, ma bisognerebbe coinvolgere tutta l'Europa, perché "è impensabile che un Paese come il nostro, che abbia dei confini soprattutto marittimi, possa fare da solo di fronte a emergenze del genere. Occorre quella solidarietà europea che ho invocato da subito.
Adesso che le istituzioni Ue rinnovano i vertici, dovremo tornare a insistere coordinandoci più che mai per perseguire l'obiettivo di una gestione europea dei flussi".Infine, sulla possibilità di risolvere la questione migranti con multe alle Ong la risposta di Conte è chiara: "No. Assolutamente no".
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