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Così la Sicilia perde 21 milioni di fondi europei

Ancora problemi finanziari per la Sicilia. La finanziaria non è ancora stata approvata e l'assemblea regionale a dicembre ha dovuto varare l'esercizio provvisorio di bilancio e, ora che il governo non ha ancora dato i 500 milioni di euro per il bilancio in pareggio, spuntano nuove ombre sui conti dell'isola

Così la Sicilia perde 21 milioni di fondi europei

Ancora problemi finanziari per la Sicilia. La finanziaria non è ancora stata approvata e l'assemblea regionale a dicembre ha dovuto varare l'esercizio provvisorio di bilancio, dopo che il def regionale era stato bocciato, e ora che il governo non ha ancora dato i 500 milioni di euro che consentirebbero di chiudere il bilancio in pareggio, spuntano nuove ombre sui conti della Sicilia.

Come rivela il Fatto Quotidiano, l’assessore regionale all’Economia Alessandro Baccei ha dovuto intavolare una trattativa con il governo centrale per ottenere il trasferimento di un miliardo e 400 milioni. Di questi 900 milioni sono previsti dalla legge di Stabilità, mentre l'altro mezzo miliardo arriverà dopo una sentenza della Consulta che riconosce alla Sicilia un credito fiscale ma nel frattempo sui conti siciliani rischia di abbattersi una bella batosta da parte di Bruxelles che vorrebbe riprendersi i fondi europei per l'agricoltura non ancora spesi.

Il Programma di sviluppo rurale 2007– 2013 prevedeva che entro il 31 dicembre scorso venissero spesi due miliardi e 185 milioni messi per l’agricoltura. Da palazzo d’Orleans hanno dichiarato di aver speso il 98% di risorse impegnate, ma dopo che l’Agea, l’agenzia ministeriale che eroga i contributi, ha diffuso i suoi dati si è visto che l’Unione Europea taglierà fondi per 21 milioni e 500 mila euro non spesi nonostante avesse avuto a disposizione sette anni per farlo. Fino a metà dicembre, rischiavano di volatilizzarsi ben 100 milioni di euro ma grazie a una procedura d’impegno delle somme a tappe forzate si è ridotto il danno e, alla fine Bruxelles, ha bloccato solo 21 milioni e mezzo. Di questi 21 milioni ben 15 erano destinati per finanziare agriturismi,energie rinnovabili ed infrastrutture in zone rurali e 5 servivano per i Gal, ovvero le strategie di sviluppo rurale dei comuni. Oltre a questi 21 milioni, la Regione Siciliana rischia di perderne almeno altri 180 milioni che sono stati già erogati a ottomila aziende che si occupano di agricoltura biologica. Soldi che erano stati riconosciuti nel 2012 da un bando che metteva in palio 320 milioni di fondi Ue per l’agricoltura ecosostenibile. Solo che, come racconta l’edizione palermitana de La Repubblica, il Tar ha annullato quel bando, accogliendo il ricorso delle duemila aziende tagliate fuori.

Ora non solo le ottomila aziende vincitrici del bando del 2012 potrebbero essere costrette a restituire i 180 milioni di euro, ma l’intera cifra del bando potrebbe non essere certificata dall’Unione Europea e ciò comporterebbe un nuovo buco compreso tra i 180 e i 320 milioni di euro. Il rapporto tra la Sicilia e i fondi europei per l'agricoltura è stato sempre molto difficili a causa delle infiltrazioni della mafia che ha cercato più volte di maetterci mano. Gaetano Riina, fratello di Totò, è riuscito ad incassare negli anni – prima di finire in galera nel 2011– fondi europei per 40mila euro. Arriva a 700mila, invece, la fetta di sovvenzioni comunitarie riconosciuta da Bruxelles a Salvatore Seminara, ritenuto il reggente di Cosa nostra a Enna e nell’ottobre scorso i carabinieri del nucleo antifrode di Roma hanno notificato 13 ordinanze di custodia cautelare a imprenditori e dipendenti dell’Agea.

Tra gli indagati vi era anche Gianbattista Coltraro, uno dei 90 deputati regionali che stanno analizzando la nuova legge finanziaria della Sicilia.

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