Coronavirus

"Le dosi non sono arrivate". Zaia sospende le vaccinazioni: cosa sta succedendo in Veneto

Il governatore del Veneto, Luca Zaia, annuncia lo stop della campagna di vaccinazione: "La nostra macchina perfetta in questo momento non riusciamo a garantirla"

"Le dosi non sono arrivate". Zaia sospende le vaccinazioni: cosa sta succedendo in Veneto

Con pochi farmaci a disposizione la campagna di vaccinazione di massa per sconfiggere Covid19 difficilmente può proseguire con slancio. I ritardi nella consegna delle dosi è un grande ostacolo sulla strada per arrivare all’immunità di gregge che, secondo alcune ipotesi, si potrebbe raggiungere entro la fine di settembre. Questo, ovviamente, se il piano predisposto dal commissario all’emergenza Covid, generale Francesco Paolo Figliuolo, non subirà nuove battute d’arresto. L’obiettivo è quello di somministrare in tutta Italia almeno 500mila dosi al giorno. Ma nonostante gli annunciati arrivi di nuove scorte di vaccino, la situazione sul fronte "operativo" non sono rosee. Il Veneto, ad esempio, a breve potrebbe sospendere la campagna di vaccinazione. Ad annunciarlo è il governatore Luca Zaia che durante War Room, il format web di Enrico Cisnetto dove era ospite con Stefano Bonaccini, ha fatto il punto sulla situazione.

"Noi che al momento siamo primi per vaccinazioni, ne facciamo 35 mila al giorno, annunciamo che sospendiamo le vaccinazioni, a parte qualche richiamo", ha affermato Zaia. Il presidente della Regione Veneto ha spiegato che i vaccini “non sono arrivati, quindi la macchina perfetta che abbiamo messo in piedi con modelli di accesso rapido, diretto, senza prenotazione in questo momento non riusciamo a garantirla, perché non abbiamo la materia prima. Ieri ci sono arrivati 83mila dosi di Pfizer, considerando che facciamo 35mila vaccini al giorno, è chiaro che in un paio di giorni li esauriamo".

Inevitabile, quindi, che senza farmaci non si può proseguire nel lavoro di immunizzazione della popolazione. Il Veneto sta accelerando sulla campagna di vaccinazione. Come ha spiegato questa mattina l'assessore alla Sanità della Regione Veneto, Manuela Lanzarin, che oggi ha sostituito in conferenza stampa il presidente Luca Zaia impegnato in videoconferenze, "ieri è stata la giornata con più somministrazioni, di vaccini: 35.464". L’assessore ritiene che in tale contesto, oltre ad oggi, anche domani si riuscirà "ad avere un trend di questo tipo, poi la macchina si dovrà però fermare perché non abbiamo vaccini a sufficienza". "Ieri mattina sono arrivate 83mila dosi di Pfizer; di Moderna dovevano arrivare 38mila dosi giovedì invece ce li consegneranno venerdì; di AstraZeneca previsto per oggi arriverà con 100 mila dosi tra venerdì sera e sabato mattina", ha aggiunto la Lanzarin che ha sottolineato come "sballando le forniture ci sono Ulss che probabilmente venerdì non potranno vaccinare e dovranno sconvocare gli over 80 che hanno già la prenotazione. Questo implica che non è automatico che si riesca a vaccinare anche gli accompagnatori over 65, conviventi, delle persone anziane. In ogni caso verranno garntite i richiami con le seconde dosi".

L’assessore ha anche ricordato che"domani prende il via operativo il portale unico della regione per le prenotazioni: in questa prima fase la prenotazione è riservata per la conclusione degli over 80 che rimangono, per i soggetti fragili 200 mila circa, e i disabili 130mila circa".

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