La cricca dei nuovi amici di Grillo osservati speciali per l'ammissione

All'ex "Officina H" dell'Olivetti lo studio Casaleggio metterà alla prova i relatori vip invitati: giudici, giornalisti, manager

La cricca dei nuovi amici di Grillo osservati speciali per l'ammissione

Roma - Miracoli e miracolati. La corte del nuovo potere pentastellato si è data appuntamento per domattina a Ivrea, in un castello post-moderno, l'Officina H «dove nacque il primo computer Olivetti», ha scritto Davide Casaleggio nella mail spedita più di un mese fa agli invitati. Parleranno giornalisti, amministratori delegati di aziende innovative e di grandi ospedali privati, magistrati, medici, ambientalisti, speleologi. Tutto e il contrario di tutto. In sala ci saranno avvocati, notai, ingegneri, presente anche Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera, serial killer dei congiuntivi, ammesso alla fine al fianco di Beppe Grillo, per non rendere troppo evidente la frattura del M5s.

La spaccatura è questa: separare chi oggi è tra gli eletti da chi governerà quando il Movimento diventerà il primo partito italiano. Lanciare idee nuove, scegliere chi potrà salire sul carro dei vincitori. Per questo motivo la giornata è scivolosa, lo staff di Davide Casaleggio cerca di non trascurare nessun dettaglio. Da quando si è deciso di confermare le prime indiscrezioni sulla giornata di Ivrea, tutto quel che si vuol far sapere viene pubblicato sul sito www.gianrobertocasaleggio.com.

Ed ecco la prima sorpresa: è da una settimana che compare la scritta «siamo spiacenti, ma la disponibilità di posti è esaurita». Così le apparenze sono salve: si finge che l'iniziativa sia aperta a tutti, ma la reale disponibilità di posti è cosa nota e gestita solo dalla Casaleggio&fedelissimi. Ci sarebbe un modo per ficcare il naso tra le chiacchiere dell'Officina H: basta farsi invitare come relatore. Perché, informa sempre il sito, «la lista dei relatori è ancora in aggiornamento». Così è stato risolto il giallo di Sebastiano Ardita, pubblico ministero siciliano. Lui ci sarà e parlerà. Era citato nella mail inviata a tutti gli invitati. Ma poi era scomparso dall'elenco degli interventi indicati dal sito. Adesso è confermato e probabilmente sarà un'altra occasione per dirne indirettamente quattro ad Andrea Orlando, ministro della Giustizia già contestato dal magistrato. Ci sarà Carlo Freccero, consigliere d'amministrazione della Rai. C'è chi lo vorrebbe candidato, lui ha sempre rifiutato l'etichetta di «grillino»: «Hanno raggiunto il potere, gli manca ancora una classe dirigente ed è per questo che hanno indicato me, insieme ai comunisti di sinistra italiana. A Ivrea vado solo per ascoltare, stop».

Confermata anche la presenza di Nicola Bedin, amministratore delegato San Raffaele, che ad altri dirigenti dell'ospedale fondato da don Verzè ha voluto spiegare che è stato semplicemente invitato a partecipare a un confronto su interessanti temi d'attualità e di non gradire per questo la definizione di «grillino». E c'è un altro nome nuovo, sempre nel campo della sanità, Ermanno Leo, uno dei più illustri chirurghi oncologici italiani. Ci sarà Fabio Vaccarono, gran capo di Google Italia e potrà dialogare con Gianpiero Lotito, fondatore di FacilityLive, che già ha avuto modo di definirsi l'«anti Google italiano». Tra i giornalisti televisivi, dopo Enrico Mentana, l'ultimo a strappare un pass per il palco grillino, è stato Gianluigi Paragone, già direttore de La Padania.

Ora, pure lui lavora per La7 di Urbano Cairo, editore del Corriere della Sera. Insomma, tante energie rinnovabili: per un nuovo Movimento di governo. E chi resta fuori dall'Officina H? A lottare, semmai, penseranno loro.

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