Dà fuoco all'appartamento e si uccide con madre e fratello

L'ipotesi di omicidio-suicidio: l'uomo soffriva di crisi depressive e avrebbe appiccato il rogo durante la notte

Dà fuoco all'appartamento e si uccide con madre e fratello

Una famiglia stimata, benvoluta, conosciuta da tutti. Una famiglia che in molti pensavano lontana da Mercato San Severino in questi giorni di festa e invece è stata distrutta dalle fiamme che hanno avvolto la casa nella quale viveva da sempre.

La tragedia, che ha portato via Iole De Marco, 82 anni, e i suoi figli Donato e Franco Papa, rispettivamente 61 e 58 anni, ha sconvolto la comunità della provincia di Salerno, incredula davanti alla notizia dell'incendio, divampato mercoledì sera in via Tommaso Sanseverino. E lo è rimasta ancora di più nel sapere che dietro a questo non ci sarebbe un banale incidente, causato da una stufetta come si credeva inizialmente, ma qualcosa di più.

Il rogo si è sviluppato verso le 22,30. I soccorsi sono stati allertati poco dopo dalle sette famiglie che vivono nell'edificio, allarmate dal fumo che usciva dall'appartamento dei Papa. Sul posto sono giunti immediatamente i vigili del fuoco del locale distaccamento e del Comando provinciale di Salerno, i carabinieri e il servizio di emergenza sanitaria 118, che hanno messo in sicurezza la zona. Ma quando sono riusciti ad avere ragione delle fiamme e sono entrati all'interno dell'appartamento, si sono trovati davanti i tre corpi senza vita. Una scena raccapricciante e una dinamica ancora oscura sulla quale sono chiamati a far luce i militari dell'Arma, comandati dal comandante Alessandro Cisternino e coordinati dal pm della procura di Nocera Inferiore, Tania Amoruso, che ha già disposto l'esame autoptico sui cadaveri. Al momento gli inquirenti escluderebbero che si sia trattato di rapina e anche l'ipotesi di incidente domestico non convince. Di certo si sa il più giovane dei figli della signora Iole soffriva da tempo di crisi depressive e non è escluso che la disperazione lo abbiano spinto a commettere un omicidio-suicidio, appiccando volutamente le fiamme.

Il sindaco di Mercato San Severino, Antonio Somma, ieri ha annunciato il lutto cittadino in occasione dei funerali delle tre vittime. «La famiglia Papa - spiega il primo cittadino - era molto nota. Mi sono recato ieri sera in via Tommaso Sanseverino, nello stabile dov'è avvenuta la tragedia. Ho parlato con alcuni vicini i quali mi hanno riferito di non essersi accorti di nulla fino a quando hanno sentito una forte deflagrazione, che ha mandato in frantumi i vetri delle finestre. A quel punto hanno visto anche le fiamme che erano divampate in casa. A quanto pare, sempre dai racconti dei vicini, la famiglia per alcuni giorni era andata a far visita ai parenti in Basilicata e quindi, al momento del rogo, si era addirittura pensato che la casa fosse disabitata in quanto non li avevano visti far rientro. Per la nostra città è stato un risveglio amaro».

La signora Iole era rimasta vedova trent'anni fa, quando aveva perso il marito, Mario Papa, stimato medico di famiglia. Tutti le volevano bene e conoscevano anche Franco Papa, esperto di latino e greco, che impartiva lezioni di ripetizione a studenti liceali e da cattolico praticante, leggeva sempre durante le Messa.

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