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Dagli immigrati alla ricchezza ​adesso il Papa svolta a sinistra

Bergoglio attacca il denaro e loda i primi cristiani: "Fra loro tutto era in comune". Presto sarà dagli immigrati a Lesbo per chiedere ai leader europei più accoglienza

Dagli immigrati alla ricchezza ​adesso il Papa svolta a sinistra

Ricchezza e immigrati. Arriva la svolta di sinistra di papa Francesco. In mattinata, durante l'omelia della messa celebrata alla domus Santa Marta in Vaticano, ha ricordato che "le prime comunità cristiane vivevano in armonia: nessuno aveva bisogno, tutto era in comune". "Dio e il denaro sono due padroni - ha detto - il cui servizio è inconciliabile". Nel pomeriggio, invece, è trapelata dal Vaticano l'indiscrezione secondo cui, in piena emergenza immigrazione, Bergoglio starebbe organizzando un viaggio a Lesbo per portare il proprio sostegno agli immigrati e chiedere ai leader europei una maggiore accoglienza.

Molto presto Bergoglio potrebbe andare sull'isola greca di Lesbo per portare vicinanza e sostegno agli immigrati. Un nuovo gesto per porre l'accento su uno dei problemi che gli stanno più a cuore, come aveva già dimostrato l'8 luglio 2013 visitando Lampedusa (in assoluto il suo primo viaggio da Papa) o durante la Messa celebrata a Ciudad Juarez, al confine tra Messico e Stati Uniti, il 17 febbraio scorso, o durante la Messa in coena Domini dell'ultimo Giovedì Santo quando al Cara di Castelnuovo di Porto si è inginocchiato a baciare e lavare i piedi agli immigrati musulmani lì ospitati. Del possibile viaggio del Papa a Lesbo, isola al centro dei flussi di profughi siriani che dalla Turchia puntano all'Europa a bordo di barconi, anche in condizioni drammatiche, hanno parlato i media greci citando fonti della Chiesa locale. Una visita "non ufficiale" potrebbe essere programmata per il 14 aprile prossimo. "È un argomento di cui si sta parlando, ci sono contatti in corso - ha detto all'Ansa padre Federico Lombardi - non smentisco le voci, ma al momento non posso dichiarare altro perché non ci sono decisioni prese, date fissate né programmi definiti".

Secondo quanto apprende l'Ansa, papa Francesco desidera compiere questa visita, che dovrebbe svolgersi nell'arco di una giornata, nello spirito di un sorta di "Lampedusa 2". Tutto però è ancora in definizione. Il periodo preso in considerazione per il viaggio resta la metà di questo mese, ma per la sua organizzazione si sta tenendo conto anche della difficile situazione sull'isola, e dei malumori della popolazione locale legati alla presenza dei profughi. "Il Papa - fanno sapere fonti vicine al Vaticano - desidera fortemente realizzare un gesto sia di incoraggiamento all'accoglienza verso gli immigrati sia di sostegno a chi, proprio come gli abitanti di Lesbo, si trova in prima linea". La visita assumerebbe, poi, un significato ancora più cruciale proprio dopo l'entrata in vigore dell'accordo tra Ue e Turchia che prevede l'espulsione dalla Grecia verso la Turchia di tutti i clandestini arrivati dopo il 20 marzo passando attraverso il confine turco. Sull'accordo la Chiesa cattolica non ha nascosto fin dall'inizio la propria contrarietà.

Non è solo in tema di immigrazione che il Pontefice ha spostato l'asticella a sinistra. Anche sul denaro non ha lesinato commenti duri. Durante la Messa a Santa Marta ha, infatti, teorizzato un mondo senza poveri dove i beni vengono "distribuiti secondo il bisogno". E ha ricordato la prima comunità cristiana che viveva in armonia. "Nessuno considerava sua proprietà quello che gli apparteneva, ma fra loro tutto era in comune - ha spiegato - nessuno di loro era bisognoso".

Per papa Francesco, "la vera armonia, quella grazia interiore che può dare solo lo Spirito Santo, ha un rapporto molto forte con il denaro: il denaro è nemico dell'armonia, il denaro è egoista".

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