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Dai parametri alla cabina di regia: ecco la discontinuità

Nuovi Dpcm: coinvolto il mondo economico e misure comunicate con una settimana di anticipo

Dai parametri alla cabina di regia: ecco la discontinuità

Se finora siamo stati abituati ad annunci sulle restrizioni dati con una manciata di ore di anticipo, d'ora in poi si cambierà musica. La nuova linea Draghi, concordata nella riunione con i ministri di ieri sera, prevede comunicazioni date in anticipo, che non entreranno in vigore il giorno dopo o la domenica ma che avranno sempre inizio il lunedì. Dando quindi il tempo ai cittadini e alle varie categorie commerciali di organizzarsi.

In sostanza, non si aspetterà più il venerdì pomeriggio per avere il rapporto sui contagi dell'Istituto superiore di sanità e formulare in fretta e furia le misure da inserire nel dpcm e da annunciare in serata nelle dirette su Facebook. Ma verrà stabilito un giorno fisso ogni settimana per comunicare (in conferenza stampa prima che sui social, poco amati da Draghi) le decisioni per la settimana successiva. Trattando i cittadini con più rispetto e non come fossero sudditi pronti a obbedire e scattare da un minuto all'altro.

La discontinuità con quanto fatto finora è forte, anche nel metodo. Il governo Draghi seguirà una linea più sobria e, si spera, più ordinata.

Si metterà fine anche al balletto delle decisioni tra sindaci, presidenti di regione e Governo. Più volte è capitato che orari sui coprifuoco o divieti annunciati il venerdì in alcune regioni venissero totalmente ribaltati un paio di giorni dopo dai decreti del governo. D'ora in poi i presidenti delle regioni e i sindaci verranno ascoltati a priori e coinvolti nei processi decisionali. Anche perchè, nella gestione della terza ondata imminente, i sindaci avranno più potere decisionali, almeno nella fase in cui le zone rosse saranno circoscritte alle aree più critiche ma non al resto del paese. Soprattutto si cercherà di porre rimedio a uno dei più grossi limiti di questa guerra contro la pandemia: i dati in differita. Per tutto l'anno le decisioni politiche sono state prese in base ai numeri di decessi, casi di positività e indice dei contagi di due settimane prima, senza riuscire mai nè a scattare un'istantanea reale dell'emergenza, nè tanto meno a giocare d'anticipo sul virus. Ora, grazie alla collaborazione dell'Iss, si velocizzeranno le comunicazioni interne sui dati e si estrarranno proiezioni utili ad accelerare i tempi su decreti e decisioni. Alla cabina di regia non siederanno solo rappresentanti del mondo della sanità e della politica ma anche del mondo economico. Soprattutto in questa fare è fondamentale affiancare le categorie più colpite dalle chiusure e agevolare l'arrivo di fondi di sostegno. Durante la riunione si è parlato molto dei ristori: anche le regioni potranno ricorrere agli aiuti nel momento in cui le chiusure sono prolungate e la situazione (economica oltre che sanitaria) si aggrava. Oggi si terrà una riunione dedicata interamente al mondo dello spettacolo per fare la conta dei danni subiti e ipotizzare un suo rilancio. Infine i parametri con cui verranno decretate le restrizioni.

I 21 paletti su cui ci si è basati finora (dall'incidenza dell'indice di contagiosità al flusso di ricoveri in terapia intensiva) saranno sottoposti a una revisione assieme ai tecnici per rendere il processo decisionale più snello e preciso.

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