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Dalle dune al tartufo, tutte le modifiche pazze alla legge di Stabilità

Oltre mille gli emendamenti: tra quelli utili il rinnovo della cedolare secca sugli affitti

Dalle dune al tartufo, tutte le modifiche pazze alla legge di Stabilità

Anche se da quasi tre anni il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ripete che «il verso è cambiato» i fatti tendono a smentirlo. Puntuale ogni autunno si ripete il rito dell'«assalto alla diligenza» della manovra con una pioggia di emendamenti a favore dei singoli collegi elettorali, come ai tempi della Dc.

Il decreto fiscale collegato alla legge di Bilancio 2017 non fa, pertanto, differenza. A ieri risultavano pervenute 1.043 proposte di modifica alcune delle quali assai curiose. Ad esempio, sono spuntate richieste di contributi per la salvaguardia della spiaggia e delle dune di Castelporziano (la residenza estiva del presidente della Repubblica vicino Roma; ndr) e per il risanamento delle acque del lago di Vico nel Viterbese. Richiesto pure un sostegno per celebrare il bicentenario della fondazione del Teatro Marrucino di Chieti. C'è poi chi richiede finanziamenti «sportivi»: dall'abolizione della tassa sulle concessioni governative per il rilascio della licenza di pesca fino al finanziamento delle Universiadi di Napoli.

La deputata Paola Binetti (Ap), invece, ha chiesto l'introduzione di alcune agevolazioni del valore di 15 milioni sia per la raccolta sia per la commercializzazione dei tartufi, visto che dal primo gennaio scatta il nuovo trattamento fiscale varato per non incorrere in nuovi strali dell'Ue. Allo stesso modo, c'è anche chi ha chiesto di estendere il bonus per le ristrutturazioni alla risistemazione dei giardini di casa, norma che tornerebbe utile alle aziende del settore gardening.

La palma del migliore spetta, però, agli «emendamenti Coldplay». Dopo il caos scatenato dalla prevendita lampo su internet dei biglietti per i concerti dell'anno prossimo, i deputati hanno pensato di introdurre sanzioni pesantissime per i «bagarini» oppure di cambiare la procedura introducendo il biglietto nominativo come per le partite di calcio. Se non altro in un Parlamento «lento», c'è qualche onorevole ancora «rock».

Hanno, invece, alta probabilità di essere accolte le modifiche presentate da Maurizio Lupi e Raffaello Vignali, finalizzate alla semplificazione fiscale. In pratica i due parlamentari di Ap chiedono il rinnovo automatico per quattro anni della cedolare secca al 10% quando un contratto di affitto viene rinnovato. Chiesti pure lo stop alle cartelle e agli avvisi per tutto il mese di agosto e l'ampliamento della platea di lavoratori autonomi per «forfettone» e regime dei minimi. Infine tra i loro emendamenti spunta anche la detassazione totale delle spese di viaggio e di trasporto per i piccoli imprenditori. Area popolare, che fa parte della maggioranza, sul fronte immobiliare, ha chiesto di bloccare gli aumenti della tassazione degli enti locali, in particolare concentrandosi sulle aliquote dell'Imu e della Tasi. La manovra, infatti, consente ai Comuni che l'hanno già fatto di aumentare di un ulteriore 0,8 per mille il tetto dei prelievi che può perciò salire a un massimo dell'11,4 per mille.

Il deputato Michele Pelillo del Pd ha invece presentato due interessanti proposte di modifica. In primo luogo, l'ammissione alla voluntary disclosure-bis di coloro che hanno partecipato già alla prima fase del 2015 degli asset detenuti all'estero.

Pelillo ha inoltre chiesto di mettere nero su bianco il superamento degli studi di settore con indici di affidabilità che escludano i virtuosi dal mirino dell'agenzia delle Entrate.

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