Debiti Pa, fuorilegge pure l'Agenzia delle Entrate

Sei enti pubblici su dieci pagano i fornitori oltre i termini legali: è il primato europeo del ritardo

Debiti Pa, fuorilegge pure l'Agenzia delle Entrate

Roma - La pubblica amministrazione resta un pessimo cliente e, tra gli enti, spicca per ritardi anche l'Agenzia delle entrate. Ai privati, aziende e professionisti, che forniscono beni e servizi allo stato lo split payment ha sottratto liquidità. In compenso i pagamenti arrivano ancora con ritardo. Il 61,9% degli Enti pubblici non rispetta i termini fissati dalla legge.

L'Italia resta il campione europeo delle fatture pagate in ritardo. Il debito commerciale dello stato è di 3 punti di Pil, vale a dire il doppio rispetto alla media Ue che è dell'1,4%, ha calcolato Confartigianato. L'associazione degli artigiani ha svolto un'analisi sui pagamenti del 2016 relativi a 6.547 amministrazioni pubbliche. La cifra in ballo è pari a cinque manovre correttive: 115,4 miliardi di acquisiti per 23,7 milioni di fatture emesse dai fornitori.

Dal 2013 l'Italia ha recepito la direttiva, fortemente voluta dall'allora vice presidente della Commissione Europea Antonio Tajani, che fissa in un mese (massimo due in casi eccezionali) il tempo massimo per saldare le fatture sia per lo stato sia per il privati. Il 54,4% degli enti pubblici e ben il 64,6% dei comuni continua a sforare i 30 giorni. Nella sanità va ancora peggio. Quasi la metà degli enti pubblici (il 46,9%) va anche oltre il limite dei 60 giorni.

Tra le agenzie che ritardano nei pagamenti, spicca anche l'Agenzia delle Entrate. In compagnia delle «sorelle» del ministero dell'Economia: Demanio, Dogane e Monopoli. Male Equitalia (i dati sono precedenti all'abolizione), Guardia di finanza, Inps e Inail. Tutti pagano in media i loro fornitori in 50 giorni, con picchi di 91 giorni per Agenzia del Demanio e 69 giorni per la Guardia di Finanza.

Se la cavano peggio di tutti i clienti del Molise e della Calabria, il primo con 107 giorni in media per saldare le fatture, la seconda con 98. Seguono Campania (83 giorni), Toscana (81 giorni) e Piemonte (80 giorni).

Va invece bene a chi fa affari con la provincia autonoma di Bolzano (36 giorni), con il Friuli Venezia Giulia (39 giorni), Valle d'Aosta (41 giorni), Lombardia (43 giorni). «Nonostante i miglioramenti ottenuti anche con le continue iniziative di Confartigianato - sottolinea il Presidente di Confartigianato Giorgio Merletti - c'è ancora molto da fare per garantire alle imprese il diritto ad essere pagate nei tempi stabiliti per legge. La soluzione è semplice e Confartigianato la indica da tempo: si tratta di applicare la compensazione diretta e universale tra i debiti e i crediti degli imprenditori verso la Pa».

Per ora il governo sembra invece volersi occupare dei suoi crediti fiscali. Nell'ultima bozza della manovra è confermata l'ipotesi di metterli all'asta.

«Una norma inaccettabile» per il presidente nazionale di Confedercontribuenti Carmelo Finocchiaro - Cedere le vecchie cartelle, equivale a esporre i debitori a procedure di riscossione molto più drastiche rispetto a quelle consentite» dalla normativa in vigore.

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