Disabili offesi e discriminati: in poche ore due casi choc

Disabili offesi e discriminati: in poche ore due casi choc

Disabili offesi e discriminati. Ieri a Cremona due associazioni sono finite del mirino di qualche stolto. È accaduto in via Cadore, dove una frase è apparsa su un cartello che riportava le informazioni relative al cantiere per il restauro di uno stabile. L'edificio ospiterà a partire dalle prossime settimane la nuova sede di Baskin, il basket che consente a normodotati e disabili di giocare insieme nella stessa squadra e di Associazione Giorgia, che si occupa di teatro.

Su una scritta non firmata qualcuno aveva scritto: «E quindi? Una marea di handicappati qui, in via Cadore, che magari prendono pure i parcheggi riservati. Avete sbagliato via». Il sindaco Gianluca Galimberti ha denunciato con un post Facebook la vergognosa vicenda. «No, cittadino che nemmeno ci metti la faccia, sei tu che hai sbagliato - scrive il primo cittadino -. Cremona è una città attenta e aperta alle fragilità che sa che i disabili ci insegnano ogni giorno la forza della vita e del rapporto con gli altri per stare meglio tutti».

«Chi si ritiene immune da una qualunque fragilità e crede che nella propria vita non avrà mai bisogno di aiuto dimostra quanto meno una scarsa lungimiranza e si qualifica da sé - dice il presidente di Baskin, Antonio Bodini -. Ma c'è chi non esprime il proprio rifiuto della disabilità scrivendo sui cartelli, ma in modo più subdolo, per esempio non abbattendo le barriere architettoniche nonostante esista da 20 anni una legge in materia».

Ieri anche l'azienda Trenord si è resa protagonista di un gesto di discriminazione. Edoardo Lucheschi, 45enne disabile al cento per cento, è stato costretto a scendere dal treno a Cadorna perché ce n'era già un altro. Con la donna che lo accudisce venerdì pomeriggio era salito su un convoglio regionale, diretto alla stazione Bovisa per andare a prendere la figlia della donna da scuola.

Il controllore, però, lo avrebbe obbligato a scendere perché a bordo c'era già un altro disabile e lui non aveva preavvertito della sua presenza, come deve fare (con 48 ore di anticipo) chi ha bisogno di assistenza a bordo.

Edoardo è sceso a Cadorna ma il fratello, avvocato, ha rivelato l'accaduto e ieri sono arrivate le scuse di Trenord: «Siamo profondamente rammaricati per quanto accaduto e ci scusiamo con la persona che ha subito l'allontanamento dal treno. Mentre abbiamo aperto un'indagine interna, abbiamo preso contatto con il nostro cliente per poterlo incontrare presto».

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