Massimo M. Veronese
Non ha mai avuto paura della scuola, né tantomeno degli esami. Quelli, a 11 anni, li supera tutti i giorni semplicemente vivendo la sua vita, fuori dalle aule; uno, enorme, il papà che ha abbandonato lei e la mamma quand'era più piccola, non gli ha rubato i sogni, semmai resa un po' più malinconica. La storia di Anna, il nome ce lo siamo inventato noi perché giustamente protetto dal riserbo, sembra uscita dai romanzi di Dickens o dalle fiabe di Andersen anche se il lieto fine ancora non c'è, ma conoscendo la tipa per come ce l'hanno raccontata, prima o poi ci sarà di sicuro. Anna è la prima della classe, ma non di quelle altezzose e saputelle che non passano mai i compiti, figlie delle buone letture e delle buone famiglie. È la prima perché innamorata dello studio e in particolare del disegno. Mai una nota sul diario, mai un brutto voto. L'unica cosa che, agli occhi di qualcuno, la rende un po' snob e che non ama fare i compiti con gli altri, preferisce sempre farli da sola, nessuna ricorda di essere andata a casa sua per fare matematica o per una festicciola tra compagni di classe.
A casa sua invece sono andati i carabinieri. A chiamarli i vicini di casa perché da quella casa uscivano odori tremendi e a sbirciare la porta di casa si intravedevano cose strane. Quando i militari sono entrati hanno trovato l'inferno sulla terra: mancava la luce in ogni stanza, l'acqua non c'era, i servizi igienici sepolti da escrementi, il pavimento tutto sporco, le camere da letto usate come depositi di rifiuti, nemmeno più gli arredi erano riconoscibili rivestiti com'erano di buste piene di spazzatura. I Carabinieri hanno chiamato il sindaco di Vibo Valentia, una squadra specializzata in disinfestazione ha ripulito l'inferno, la madre è stata deferita alla Procura della Repubblica per maltrattamenti, la piccola è stata per il momento affidata a una zia.
Di certo sorprende e, diciamolo, emoziona in tempi che si fanno vanto della propria ignoranza, che fanno della lagna la colonna sonora della vita, che danno lezioni ogni giorno sui social, questa piccola fiammiferaia del terzo millennio che insegna con l'esempio molto più di quello che sa.Come cantava De Andrè: dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori. Difficile, presuntuosi come siamo, che prenderemo esempio dalla prima della classe. In ogni caso: buona fortuna, bambina.
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