Le donne del Pd in rivolta contro Martina: "Partito troppo maschilista"

L'appello di centinaia di iscritte: "M5s, Fi e altri partiti sono più 'rosa' di noi. Basta pluricandidature di poche donne. Leggi elettorali regionali con doppia preferenza di genere"

Le donne del Pd in rivolta contro Martina: "Partito troppo maschilista"

Nei giorni delicatissimi che precedono le consultazioni che dovrebbero, auspicabilmente, portare alla formazione di un nuovo governo, il Pd si trova alle prese con un nuovo problema da risolvere.

La dirigenza del partito, attualmente guidato dal segretario reggente Maurizio Martina, si è vista recapitare oggi un appello sottoscritto di oltre 400 donne che accusano i vertici Pd di essere "sempre più chiuso" e trincerato "dietro trattative di soli uomini". In poche parole, maschilisti.

Contestualmente viene avanzata la richiesta che "le Regioni a guida PD introducano la doppia preferenza di genere nelle leggi elettorali", biasimando le "pluricandidature di poche donne" come nel caso di Maria Elena Boschi e Marianna Madia per "eleggere più uomini". Velenoso il riferimento ad altri partiti che sarebbero "più rosa" di quello di largo del Nazareno.

"Per la prima volta - si legge nel documento firmato da oltre 460 donne - il Pd è sovrastato nella rappresentanza femminile parlamentare dal M5S e dalla destra e mentre chi ha vinto le elezioni affida la leadership dei gruppi parlamentari e le cariche istituzionali alle elette, nel PD un gruppo dirigente sempre più chiuso e muto si trincera in delegazioni e "trattative" di soli uomini".

"Nella scorsa legislatura, anche grazie alle primarie con la doppia preferenza di genere - si osserva - eravamo il gruppo più rosa

del Parlamento. Abbagliate dal primo Governo con il 50 e 50, ci siamo fidate. Abbiamo pensato: è fatta. Un errore politico fatale che non ripeteremo mai più".

Un'altra grana per Martina e la dirigenza di largo del Nazareno.

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