E una famiglia italiana su tre si salva con l'aiuto del nonno

Francesca AngeliRoma Il vero SalvaItalia o meglio ancora il vero Salvaitaliani? Il nonno con pensione. Nel nostro Paese ci sono 3 milioni e 200.000 famiglie che vivono esclusivamente di pensione, l'incasso del nonno è l'unica fonte di reddito. Salgono a 12 milioni e 400.000 invece le famiglie che godono del contributo economico di un pensionato. Per la grande maggioranza di queste, il 63,2 per cento, i trasferimenti pensionistici rappresentano il 75 per cento del reddito disponibile mentre per il 26,5 è appunto l'unico reddito. È l'Istat che con i dati aggiornati sulle pensioni del 2014 tratteggia un ritratto della famiglia italiana che ruota intorno alla figura del pensionato, praticamente l'unico rimasto ad avere la certezza della busta a fine mese in quella che Fantozzi potrebbe definire la «tragica evoluzione» dell'impiegato statale che aveva la certezza del posto e dello stipendio fisso.Sono infatti proprio i nuclei familiari che comprendono almeno un pensionato a correre meno il rischio di cadere nel girone infernale della povertà. Il rischio è del 16 per cento contro il 22,1. Il pericolo di cadere in una condizione di povertà è però comunque più elevato per quei pensionati che vivono soli, 22,3, o con figli come genitori soli, 17,2. Se il reddito della pensione è l'unico a sostenere non soltanto il pensionato ma anche adulti disoccupati il rischio povertà è altissimo e riguarda il 31,3 per cento di queste famiglie. È utile avere un pensionato in casa ma anche nel settore della previdenza ci sono sperequazioni evidenti. Il pensionato «giusto» è uomo ed è laureato. È questo il profilo di chi incassa assegni previdenziali più sostanziosi. Nel 2014 i pensionati sono scesi a 16 milioni 259.000 con un calo di 134.000 unità rispetto al 2013. In media il reddito pensionistico lordo è di 17.040 euro, ovvero più 400 euro rispetto all'anno precedente. Il netto medio è di 13.647 euro, circa 1.140 mensili. Le donne però in media percepiscono 6.000 euro in meno degli uomini. Allo stesso tempo un laureato ha una pensione di circa 2.490 euro mensili contro i 1.130 euro di chi non ha titoli di studio o si ferma alla licenza elementare.Differenze significative anche tra chi cumula più trattamenti. Pochi tra i pensionati per vecchiaia, 27,1 per cento, di più tra i pensionati superstiti, 67,6, in gran parte donne, 87, che godono della reversibilità. La metà dei pensionati in realtà percepisce un assegno mensile di 1.045 euro ovvero poco più di 12.000 euro annui. Nonostante la cifra esigua il pensionato comunque fa la differenza. Coldiretti con un sondaggio rileva che una famiglia su tre considera fondamentale il contributo della pensione fornito dal nonno. Il 93 per cento degli italiani, scrive Coldiretti, «ritiene che la presenza di un pensionato in famiglia sia una vera e propria fortuna con una netta inversione di tendenza nella percezione del ruolo degli anziani rispetto al passato».

Anche perché per molte famiglie il nonno ha un ruolo attivo oltre a contribuire al reddito. Il 35 per cento lo considera un valido aiuto per accudire i nipoti una volta usciti da scuola. Soltanto il 7 per cento degli italiani considera i pensionati un peso.

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