Roma «Tutto per la Patria», la manifestazione indetta da Forza Nuova per le 16 del 28 ottobre al Palaeur, nell'anniversario della marcia su Roma, non smette di far discutere. E il movimento politico non cancella l'evento nemmeno dopo lo stop arrivato dal Viminale. Ieri il ministro dell'Interno, Marco Minniti, ha infatti mostrato pollice verso all'iniziativa, spiegando in una nota che, «con le motivazioni da me già espresse in Parlamento nella seduta del 20 settembre, ho già dato indicazioni al Questore di Roma di non concedere l'autorizzazione per la manifestazione promossa da Forza Nuova a Roma il prossimo 28 ottobre».
Ma Forza Nuova non ci sta. E a manifestare l'intenzione di marciare lo stesso è il suo leader, Roberto Fiore, che su Facebook replica al ministro. «Le dichiarazioni di Minniti dimostrano una volontà anti-storica e anti-italiana tipica di un governo sulla via del tramonto», esordisce Fiore. «Ritengo che - prosegue il leader di Fn - dopo 95 anni dalla marcia su Roma, ciò che è stato proibito per le generazioni passate e per la mia non lo possa essere più per la generazione dei miei figli, che con Forza Nuova o senza Forza Nuova vogliono manifestare un qualsiasi 28 ottobre dell'anno». Insomma, «per quanto riguarda Forza Nuova - scrive ancora Fiore - confermo la decisione del nostro movimento di manifestare e di portare a Roma il 28 ottobre la protesta civile e pacifica di tutti i patrioti che non intendono sottostare a un sistema corrotto e servo delle lobby anti-nazionali».
Se nel centrodestra le schermaglie tra Fn e Viminale vengono del tutto ignorate, si fa sentire l'Anpi, che tenta un recupero di posizioni dopo l'imbarazzante figura delle accuse di collaborazionismo lanciate dalla sezione di Savona contro la 13enne Giuseppina Ghersi, stuprata e uccisa dai partigiani nel 1945. Tra le voci di dissenso non poteva poi mancare quella di Emanuele Fiano, autore della legge contro simboli e propaganda fascista, che sceglie twitter per assicurare che «Non sarà mai permesso questo insulto: Forza nuova prepara la marcia su Roma per il 28/10. Minniti: Non si farà».
Mentre la capogruppo Pd in Campidoglio, Michela De Biase, dopo l'«insistenza» di Forza Nuova nel portare avanti l'iniziativa annunciando data e luogo dell'evento, protesta per la «provocazione senza precedenti» e definisce la «nuova marcia su Roma su tematiche razziste» un «atto di eversione inaccettabile cui lo Stato deve rispondere con decisione e inflessibilità». «Le istituzioni vigilino - conclude - affinché il raduno annunciato non abbia luogo».MMO
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