E Della Valle demolisce Renzi «Ma io non corro»

Roma«Un governo non eletto dai cittadini sta tentando di prendere il potere a tutti i livelli. Non possiamo permetterlo». Diego della Valle torna all'attacco del premier Matteo Renzi. Toni ancora più duri del solito, in un'intervista al Fatto quotidiano , nella quale smentisce un impegno diretto in politica: «Argomenti vengono usati da alcuni politici furbetti per delegittimare chi non è d'accordo».

«Faccio l'imprenditore a tempo pieno e, considerando anche il mio ruolo pubblico, ritengo doveroso, quando ce n'è motivo, prendere posizione». Autocandidature? «Assolutamente no». Ma «sono pronto a mettere a disposizione una parte del mio tempo, la conoscenza che ho di certe cose e, nei limiti delle regole, anche il supporto finanziario» per «chiunque voglia occuparsi seriamente del futuro del Paese». Nessun ruolo politico nemmeno per il movimento «Noi Italiani», che l'imprenditore marchigiano definisce come «un contenitore legato al mondo della solidarietà».

La critica di Della Valle a Renzi punta su un eccesso di concentrazione del potere. L'attività dell'esecutivo si limita a «un po' di regolamenti di conti tra politici e il cambio di uomini che guidavano le aziende dello Stato con nuovi manager amici del governo».

Di Renzi «mi preoccupa l'approssimazione». È un premier che «non ha l'esperienza necessaria, guida un Paese con problemi molto più grandi di lui. Non dimentichiamo cosa faceva fino a un anno fa. Senza nulla togliere al mestiere di chi amministra il territori, tra decidere sensi unici» e «la politica economica di un paese ce ne passa».

Nulla di personale, assicura.

Ma poi ribadisce la sua richiesta alla maggioranza (votino «secondo coscienza e non secondo le direttive» di partito) e al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il capo dello Stato dovrebbe formare «un nuovo esecutivo composto da persone che sanno le cose - anche perché le hanno vissute - che accompagni il Paese alle elezioni del 2018».

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