Ecco il piano di Forza Italia ​per il "diritto alla difesa"

Presentata la proposta di legge per "rivoluzionare" la legittima difesa: "Lo Stato dovrà pagare le spese legali"

Ecco il piano di Forza Italia ​per il "diritto alla difesa"

Forza Italia presenta la sua proposta di legge per la legittima difesa. Gli azzurri sono determinati a portare avanti la loro battaglia parlamentare perché si eviti di perseguitare sul fronte giudiziario chi cerca di difendersi anche con le armi dai malviventi che assaltano negozi, bar e abitazioni private. Ad annunciare una vera e propria "rivoluzione copernicana" su questo fronte sono la capogruppo alla Camera di Forza Italia, Maria Stella Gelmini e la capogruppo a Palazzo Madama, Annamaria Bernini.

La Gelmini sulla proposta di legge di Forza Italia è stata molto chiara: "Non siamo per il 'fai da te' ma riteniamo che l'Italia meriti una legge sulla legittima difesa. Noi vogliamo riconoscere la difesa come un diritto vero e proprio e invertire l'onere della prova: noi vogliamo affermare che la difesa sia sempre legittima. E togliamo la proporzionalità per chi si difende in casa o in ufficio. Inoltre vogliamo che lo Stato riconosca le spese legali e dia un sostegno economico al cittadino offeso". Si parla dunque di un vero e proprio "diritto alla difesa" che va a tutelare chi prova con tutte le sue forze a difendersi dai malviventi. "Forza Italia sul tema della sicurezza personale vuole attuare una rivoluzione copernicana: passare dalla legittima difesa al diritto alla difesa. Non più considerata scriminante ma autentico diritto del cittadino", ha affermato la Bernini.

E ancora: "Fino ad oggi - continua la presidente Bernini - nel momento in cui reagiamo ad un’aggressione, sappiamo che saremo chiamati a una seconda difesa, di noi stessi dallo Stato, al quale spetta stabilire entro quali limiti la nostra reazione sia proporzionata all’offesa. Il nostro disegno di legge nasce, invece, da un’impostazione profondamente liberale che risponde ad un radicale cambio di prospettiva, che tiene conto che c’è anche un diritto alla paura e una legittima volontà non solo di non essere brutalizzati o picchiati, ma anche di tutelare i propri beni". L'obiettivo dunque è quello di preservare chi si difende in modo legittimo da condanne che a volte hanno il sapore della beffa.

"Vogliamo che il diritto alla difesa sia riconosciuto sempre e comunque dopo ’l’introduzione, anche tentatà, nella propria abitazione. Questo non significa che vogliamo portare l’Italia a diventare un Far West, ma introdurre il diritto a difendere la propria famiglia, la propria casa, i propri beni", ha concluso la Bernini.

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