Emergenza migranti, ora Renzi chiede aiuto a Obama

Il premier intende approfittare del vertice G6 dei ministri dell’Interno, a cui parteciperà anche una delegazione americana e stasera andrà a cena da Barack Obama con il sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini

Emergenza migranti, ora Renzi chiede aiuto a Obama

Matteo Renzi chiede aiuto a Barack Obama per l’emergenza migranti. Il premier italiano è in difficoltà e, viste le difficolta con l’Europa su questo tema, ha deciso di presentarsi al dinner State di stasera con il presidente degli Stati Uniti con Giusi Nicolini, sindaco di Lampedusa.

Il premier, come scrive la Stampa, intende, poi, approfittare del vertice G6 dei ministri dell’Interno che si terrà a Roma giovedì e venerdì per rafforzare la cooperazione tra i due Paesi. Nel G6 romano, presieduto dal ministro dell’Interno Angelino Alfano, l’Italia porrà essenzialmente tre temi. Il primo riguarda l’impossibilità per il nostro Paese di svolgere il ruolo di corridoio umanitario per i migranti che arrivano dalle coste libiche. Tutti devono fare la propria parte, sarà il ragionamento esposto ai patner. La seconda richiesta sarà quella di prevedere che le operazioni di identificazione avvengano nel territorio del Sahara prima che intervengano i trafficanti di esseri umani. Il terzo tema riguarda la necessità di cambiare la legislazione europea per gestire l’emergenza globale dell’immigrazione.

Proprio ieri Alfano, ha stigmatizzato la posizione dell’Unione europea. “Sui migranti la Ue ci ha tirato un bidone, non rispetta quote”, ha detto il ministro. “Sono stati disattesi gli accordi sulla redistribuzione. Poteva essere l’Italia – ha aggiunto - che lascia morire i migranti ma abbiamo deciso di essere l’Italia del coraggio e siamo andati a prenderli in mare. Questo è il coraggio delle leadership, per salvare vite umane”. Lo stesso Renzi, prima di partire per gli Usa, ha chiesto una svolta: “Il meccanismo europeo va cambiato, stop al festival dell’egoismo. Le risorse ci sono, ma vanno spese meglio. E anche noi dobbiamo fare di più”. Anche il premier ora si è accorto che i soldi sono finiti, i Centri di accoglienza sono al collasso e molte onlus rischiano lo sfratto. Per sanare la situazione occorre un miliardo di euro entro la fine dell’anno.

Intorno al tavolo si confronteranno con il nostro Paese Spagna, Francia, Germania, Regno Unito e Polonia, ma parteciperà anche una delegazione statunitense parteciperà, oltre alla Slovacchia che p presidente di turno Ue. Vi saranno anche il commissario europeo per l’unione della sicurezza, il coordinatore europeo antiterrorismo e William Lacy Swing, direttore generale Oim (Organizzazione internazionale per le migrazioni).

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