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Eppure basta poco: Daspo immediato ai cretini

Eppure basta poco: Daspo immediato ai cretini

Dice: non è tutta una curva ma, al massimo, trattasi di una ventina di stupidi. Verissimo, anche se, sul numero, nutro qualche dubbio. Ebbene, una soluzione facile e immediata ci sarebbe. Le telecamere, che inquadrano donne, bambini, tifosi di ogni tipo durante la partita, potrebbero svolgere un ruolo decisivo nell'individuazione di quella sporca doppia dozzina di cui sopra, mentre aprono la bocca a culo di gallina e vomitano l'insulto, riuniti sotto le insegne della codardia e dell'ignoranza eppoi del razzismo che è il riassunto dei due precedenti sostantivi. Il Var, la moviola applicate per la bonifica dei cosiddetti spalti. Il biglietto nominale snellirebbe le pratiche per l'identificazione dei magnifici idioti. Oltre alla pubblicazione delle immagini e delle fotografie, già sufficienti per svergognare la comitiva, scatterebbero le sanzioni relative: ritiro e cancellazione dell'eventuale abbonamento, divieto di accesso agli stadi per un minimo di anni cinque, multa pesante, denuncia. Purtroppo il reato di ingiuria, previsto dal codice penale (articolo 594), è stato abrogato dal decreto legislativo del governo Renzi e si può procedere soltanto a querela. È quello che dovrebbero fare Koulibaly o Balotelli, per citare i cognomi dei bersagli tipici del manipolo, ma non credo che arriveremo a questo, perché, spesso, i calciatori sono ricattati dai curvaioli. La giustizia sportiva usa la piuma invece del martello a meno che certi «reati» colpiscano gli arbitri, allora la legge non è più uguale per tutti e i verdetti sono severissimi. Ci vorrebbero arbitri di colore, le partite sarebbero immediatamente sospese con l'assegnazione della sconfitta per entrambe le squadre. Nell'attesa della svolta, usiamo la prova tivvù, applicata in diretta, invece di chiudere le curve si chiudano le gabbie con le venti scimmie urlanti. Tra le reazioni all'accaduto, segnalo le parole del vicepresidente Uefa, l'italiano Michele Uva: «La responsabilità è anche dei nostri politici». Dichiarazione epocale. Tremano le Camere al monito di Nyon. Il razzismo è presente in tutta Europa e, in particolare, nel calcio inglese.

Non risulta che Uva e l'Uefa si siano lamentati con Boris Johnson e con sua Maestà la Regina Elisabetta.

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